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Ilva, Fazio difende Vendola: "Basta pubblicare intercettazioni"

Fabio Fazio

Il conduttore di "Che tempo che fa" critica chi ha sputtanato Nichi con le "risate sui tumori". Ma quando c'era da infangare Silvio era tutto lecito...

Ignazio Stagno
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Fabio Fazio e la doppia morale. Per anni ha infangato con i suoi ospiti e con le battutine della Littizzetto il nome del Cav. Per diverse punatate con il suo team al completo da Gramellini a Saviano a Che Tempo che fa si è parlato delle intercettazioni telefoniche di Silvio e di tutte le sue conversazioni che riguardavano la sua vita privata. In piena bufera Ruby-Gate, Fazio ironizzava sul Cav e Gramellini dal suo pulpito infilzava Silvio senza pietà. Adesso però a cadere nella rete delle intercettazioni telefoniche è l'amico Nichi Vendola che rideva al telefono dei tumori che hanno colpito chi lavora all'lva di Taranto.  Ma su questo punto Fazio cambia idea. Dato che di mezzo c'è Nichi, storico ospite del suo programma, Fazio cambia idea. Gramellini durante la puntata di Che tempo che fa parla dello scandalo della telefonata di Nichi e afferma: "Fabio, ma non hai questa sensazione? E cioè che la classe dirigente italiana, come emerge da questa intercettazione, è una grande pappa dove tutti si conoscono e tutti si scambiano favori? Non sarà un reato, però è uno schifo. Si può dire che è uno schifo?”. Replica Fazio: “E' uno schifo tanto quanto pubblicare intercettazioni non doverose“. Insomma quelle sul Cav erano legittime, quelle su Nichi invece no...

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