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Ecco chi era Grillo prima di diventare grillino

Niente interessi politici, solo donne e soldi nella sua testa

Alvise Losi
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  Grillo il giustizialista. Grillo che vuole fare piazza pulita di tutti i politici. Grillo che sogna il parlamento. Ma anche Beppe il tirchio. Beppe che pensa per sé e il suo conto in banca. Beppe che secondo le sue stesse regole non potrebbe entrare in Parlamento. Contraddizioni - Il comico fondatore del Movimento 5 stelle pensa di conquistare Roma, convinto che gli elettori gli daranno i suoi voti. Ma come capita a tutti coloro che vogliono fare un passo più lungo della propria gamba, i giornali hanno iniziato a indagare sulla sua storia personale (già ben nota peraltro). Così, scava scava, si scopre che il genovese non è sempre stato l'affabulatore di folle che appare oggi. La politica, da giovane, non gli interessava (recitava per le feste del Partito liberale, ma solo se pagato bene), mentre il suo pallino sembra fossero le donne. Il suo ex amico, e ora odiato nemico, Orlando Portento ama raccontare di quando Beppe nascondeva un registratore sotto il materasso per registrare i suoi amplessi con le ragazze che portava a casa. E poi ci sono i soldi. La seconda moglie Parvin Tadjk, intervistata da Maurizio Crozza, ha ammesso che "Beppe controlla ogni singolo scontrino della spesa, una cosa davvero estenuante".  Condannato - Fin qui solo vizi privati. Gli stessi che Grillo ha sempre contestato allo "psiconano" Silvio Berlusconi. Ma c'è un aspetto che, da un punto di vista politico, rende il comico genovese ben più vulnerabile. Da uno che parla sempre di politici indagati e condannati in Parlamento ci si immaginerebbe una fedina penale pulita e immacolata. E proprio qui casca l'asino (anzi, il Grillo). Perché il fondatore del Movimento 5 stelle l'8 aprile 1988 è stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione a un anno e tre mesi, con la condizionale, per la morte dei coniugi Renzo e Rosanna Giberti e del loro figlio di 8 anni Francesco. Un incidente in macchina avvenuto l'8 dicembre 1981 dal quale Beppe Grillo riuscì a salvarsi con il suo manager Alberto Mambretti. Una tragedia che però i giudici considerarono almeno parzialmente imputabile a Grillo. Che ora reclama fedina pulita per i politici. Me è vero che Beppe non si è mai candidato. Per ora.  

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