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Già finita la tregua nel PdlGasparri guida gli anti-Monti

Il capo dei senatori azzurri: "Il governo trascura il debito pubblico e mostra imperizia su troppe cose"

Matteo Legnani
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  L'invito ad essere «monolitici», «un corpo unico» del Cavaliere, a stare «fermi», non è stato raccolto da tutto il suo partito. Già l'indomani della riunione alla Camera, infatti, si sono levate voci critiche contro l'esecutivo, aperti nuovi fronti. Il presidente dei senatori Pdl, per dire, per mesi ha tenuto una posizione più “morbida” rispetto a molti colleghi ex an come Ignazio La Russa e Giorgia Meloni. Ieri Maurizio Gasparri, invece, è stato fin troppo chiaro: "Il governo non si occupa di debito pubblico e mostra imperizia su troppe cose. Fino a quando sopportare? Il problema non è staccare la spina, ma controllare se la spina è attaccata a una presa che dà energia". Tanto è bastato per scatenare il toto-incidente. Leggi l'articolo integrale di Paolo Emilio Russo su Libero in edicola oggi 3 maggio  

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