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Renzi chiude le porte a Casinie ottiene una mail per votare domenica

Il sindaco di Firenze non vuole alleanze con l'Udc in caso di vittoria. E per il voto di domenica riesce a far cambiare le regole. Ci si potrà "giustificare" con una email

Ignazio Stagno
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Matteo Renzi chiarisce tutto prima del ballottaggio e prima del confronto tv di stasera. Prima di tutto fa chiarezza sulle possibili alleanze e sbatte la porta in faccia a Pierferdinando Casini. "Nessun accordo con lui se vinco le primarie". E se dovesse perderle? "Se perdo le primarie - dice - non ho niente da chiedere a Bersani. Io non dirò mai che vado in Africa, perché non me la sentirei di prendere in giro nessuno. A un certo punto finirò con la politica, ti metti sul mercato, cerchi tra aziende private, magari all'università". Insomma il giovane sindaco si chiama fuori dagli inciuci e dalle poltrone di "favore". Poi Renzi parla più apertamente del suo avversario: "Sono tutti insieme all'ultimo giro di giostra. Bersani - spiega - fa parte della stessa generazione di politici: non voglio sfasciare, ma fatemi dire fino all'ultimo giorno che c'è un'alternativa rappresentata da noi. Bersani - dice Renzi - è una persona per bene e mai mi permetterò di attaccarlo su questo. Io sono una persona seria e non ho mai messo in dubbio la correttezza di Bersani". Il rottamatore vuole essere corretto. Ma sul passato e sulle polemiche della campagna per le primarie Renzi non è tenero con Pier:"Mi sarebbe piaciuto che non avessero fatto le polemiche che hanno fatto su di me, sulle cene con i finanzieri, sugli attacchi personali che ho ricevuto".  Adotta un bersaniano Intanto la data del 2 dicembre ormai è alle porte e Renzi deve recuperare voti. Soprattutto deve prendersi quelli di Bersani. E allora lancia la campagna "adotta un bersaniano". "Ciascuno convinca un bersaniano a votare Matteo Renzi!", ha affermato Renzi. Ma la partità sarà dura perchè Nichi Vendola dirotterà i suoi voto molto probabilmente su Berasani. "Penso che stia dicendo parole che profumano di sinistra" dice Nichi. "Bersani è un bravo socialdemocratico europeo, è stato un ministro molto attento, molto competente e - sottolinea il governatore della Puglia - molto operativo. È un leader politico che ha una qualità rara sulla scena pubblica; è un uomo di grande umanità, non è un cinico".  Giustificazione via mail Mentre i due candidati aspettano di capire come prendere i voti altrui continuano a litigare per le regole del ballottaggio. La polemica più dura era stata innescata da Matteo Renzi che punta ad un ampliamento della base elttorale. Un pò come accadde per Hollande in Francia. Ma le regole stilate dai "garanti" del Pd sostanzialmente eliminano la possibilità di modificare il corpo elettorale fra primo e secondo turno. "Il corpo elettorale è quello del 25 novembre", aveva detto solo qualche giorno fa Luigi Berlinguer presidente del collegio dei granti del pd. Ma dopo le proteste dei renziani e le polemiche sul web, il Pd ha rivisto le regole. In sostanza i coordinamenti provinciali avrebbero riaperto le porte il 29 e il 30 novembre per accogliere le "giustificazioni" autocertificate di chi non ha potuto votare al primo turno. Questi coordinamenti provinciali entro sabato 1 novembre avrebbero dovuto dare un resposnso favorevole o contrario alla "giustificazione" dell'elettore "mancato". Oggi è arrivata una novità non da poco. I coordinamenti resteranno comunque aperti il 29 e il 30 per attestare fisicamente le autocertificazioni, ma chi vorrà potrà anche spedirle via mail. Una novità che potrebbe facilitare le nuove richieste per partecipare al voto del 2 dicembre. 

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