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Bersani: le deroghe sono solo il 3% Mai così tante donne nelle liste

Lucia Esposito
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Pier Luigi Bersani difende i mostri della politica,  non trova nulla di scandaloso nel fatto che i dinosauri restino dove sono. Per questo non ha nascosto la sua irritazione per le critiche arrivate al Pd dopo la decisione di concedere dieci deroghe per le candidature di parlamentari con più di 15 anni di legislatura alle spalle. "Questo non lo accetto", ha detto il segretario del Pd rispondendo ai cronisti al suo arrivo ad un incontro con gli ambasciatori del Sud Est asiatico. "Il nostro statuto parla del 10% di deroghe e ieri alla direzione si è discusso di qualcosa che non è neanche il 3% - ha spiegato - perchè ne parlate solo per il Pd? Questo è inaccettabile". Quando Rosy Bindi diceva: "De Mita, dopo 3 legislature vai a casa"   All'attacco - "Siamo gli unici in Italia e in Europa che hanno questi meccanismi di deroghe così stringenti - ha ricordato Bersani - quindi per favore non chiedeteci più e andate da qualcun altro. Su questo si è superato il segno".  E ancora:  Il Pd "è l'unico a fare cose mai fatte in Italia e in Europa e per questo gradiremmo essere seguiti con un pò di simpatia", ha proseguito parlando delle primarie per i parlamentari. "Gradiremmo che si chiedesse anche gli altri cosa voglionofare, visto che il Parlamento è una istituzione di tutti - ha insistito - non possiamo risolvere da soli il problema di come si scelgono i deputati. Gradiremmo sapere cosa fanno gli altri".   Tra le novità decise dalla direzione, anche la quota del 33% di candidature sicure per le donne. "Questo darà la certezza di un numero di donne in Parlamento che non c'è mai stato in un gruppo politico e che ci mette a livello europeo e spero anche un passo avanti".   .  

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