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Renzi nelle scuole in campagna elettorale, tra cori e applausi

Giulio Bucchi
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Alle 12 a torso nudo incontrerà i braccianti agricoli per dar loro lezioni di gioiosa zappa littoria". Quella di Ottavio Cappellani è satira, ma fino a un certo punto. Perché non passa giorno in cui il Ducetto Matteo Renzi non dia prova di superomismo, ubiquità, magnanima generosità e vigore di spirito. Il tour post-pre-elettorale del premier mercoledì mattina ha fatto tappa a Siracusa, tra una scuola e un incontro con i sindaci siciliani. Dovunque si sposti, Renzi è inseguito da un codazzo di giornalisti in estasi e accolto da ciurme di fanciulli adoranti. Lui disponibile si presa ai flash di macchine fotografiche che immortalano le sue carezze. Assiste sorridente al coro degli scolaretti, che gli dedicano versi messianici: "Da oggi, dovunque vai, tu non scordarti di noi, dei nostri sogni... delle speranze... Che ti affidiamo, con fiducia, oggi a ritmo di blues - cantano i giovinetti -. Le ragazze... i ragazzi... tutti insieme... Alle tue idee e al tuo lavoro affidiamo il futuro". Mancano mento stentoreo e zappa, appunto, e la metamorfosi di Matteo da boy scout a padrone d'Italia è quasi completa. @cappellani questo è quanto gli stanno cantando i picciriddi, valuta tu (foto di @Carpioration) pic.twitter.com/m9QUAQOg4T— Valentina Cofini (@_MadameV_) 5 Marzo 2014   Il tour tra i fanciulli - Renzi, dopo Treviso, sceglie la scuola "anti-mafia" Salvatore Raiti di Siracusa per il suo bagno di folla festante. Dopo l'accordo sull'Italicum, è il giorno degli annunci: "Dobbiamo fare misure choc o sprechiamo la ripresa. Mi prendono in giro se dico che faccio una riforma al mese, ma non c'è alternativa. Non si può cambiare un Paese se non si inizia dalla politica e dalla pubblica amministrazione". Il timing è serrato: "Riforme prima del semestre europeo perché non vogliamo andare in Europa a chiedere". Mercoledì prossimo presenteremo il Jobs act e le misure per la scuola, misure che mettiamo tutte insieme non per incatenare i sindaci ma scatenarli". Per l'edilizia scolastica ci sono "2 miliardi di euro. Non sono sufficienti per tutti i Comuni, ma vanno spesi anche per dare un segnale. Non ci saranno grandi appalti, ma se fai un appalto per 130mila euro per riparare una scuola, l'imbianchino e il muratore lavorano". Dalla rottamazione alla ristrutturazione, l'importante è far passare ovvietà come rivoluzioni.  @_MadameV_ @Carpioration alle 12 a torso nudo incontrerà i braccianti agricoli per dar loro lezioni di gioiosa zappa littoria— ottavio cappellani (@cappellani) 5 Marzo 2014 I siparietti coi sindaci - Il viaggio in Sicilia potrebbe essere l'ultima tappa del giro d'Italia, per ora, perché nei prossimi giorni il presidente del Consiglio sarà a Roma tra vertici, conferenze stampa e annunci. L'incontro con i sindaci in terra siciliana regala però qualche siparietto utile a inquadrare, se mai ce ne fosse ancora bisogno, quanto il "fenomeno Renzi" sia avvolto da un'aura di misticismo mediatico. Tra un Rosario Crocetta che lo invita a "fare il Renzi", il sindaco di Lentini che lo chiama direttamente "Matteo", Matteo che replica con bonari e informali "ragazzi" (subito corretto in "egregi signori"). L'ex sindaco di Firenze spiega agli ormai ex colleghi: "Non siamo qui per fare passerella ma per una riunione operativa". Se n'erano accorti in pochi. Quando il sindaco di Solarino gli spiega di aver adottato un provvedimento per cui "a chi adotta un cane gli azzero la Tares", il premier lo blandisce: "Se ti conoscevo prima...". "Hai risposto alla mail che ti ho mandato?", chiede a chi va fuori tema sul piano di risanamento degli edifici scolastici. Al sindaco che gli annuncia che "domani andrò davanti al tribunale perché il Comune è stato bloccato, i dipendenti sono senza stipendio, e mi incatenerò, farò sciopero fame, non mi arrenderò a costo di morire", risponde smorzando i toni: "Ecco, ci voleva questa botta di ottimismo finale".  Chiesa e Cgil a braccetto - L'ottimismo glielo regala forse il segretario della Cgil di Siracusa, Paolo Zappulla. Il sindacalista prende la parola e nello stesso isatnte suonano le campane del Duomo. "La Chiesa che accompagna la Cgil è politicamente rilevante", scherza Renzi. Replica di Zappulla: "Speriamo che accompagni anche voi". "La Chiesa o la Cgil?", prosegue il siparietto il premier: "Tutt'e due", auspicio conclusivo del sindacalista. Nuovi miracoli renziani? Vota il sondaggio: chi ha scritto il testo della canzone di Renzi?  

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