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Pensioni, Carlo Cottarelli: "Contributo di solidarietà sugli assegni più alti"

Andrea Tempestini
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Taglio al cuneo fiscale, detrazioni per le famiglie, assunzioni, sussidi universali, soldi all'edilizia scolastica. Già, ma dove li trova i soldi Matteo Renzi? La grana del governo è sempre la stessa, quella delle coperture, tanto che anche il tanto sbandierato sblocco immediato dei debiti alla Pubblica amministrazione, nei fatti, verrà congelato: niente decreto legge e immediato sblocco, bensì un disegno di legge e tempi dilatati. Così, per trovare gli euro necessari all'avvio delle misure promesse, dopo le ripetute voci sul ritocco della tassazione per le rendite finanziarie, ecco che spunta dal cilindro l'ultima trovata: mettere le mani in tasca ai pensionati. Prelievo sulle pensioni - La proposta viene snocciolata da Carlo Cottarelli, il commissario alla spending review, che ha spiegato la sua ricetta nel corso di un'audizione alla commissione Bilancio del Senato. Tra le novità, la seguente "Ho proposto un contributo temporaneo sulle pensioni oltre una certa soglia per fiscalizzare gli oneri a carico dei nuovi assunti. I pensionati esentati dal contributo saranno l'85%". Dunque, sugli assegni di previdenza, c'è in vista un nuovo contributo di solidarietà: nel mirino chi prende oltre 2.500 euro al mese, ossia cinque volte il minimo. Cottarelli ha poi ricordato che "la spesa pensionistica nel nostro Paese tocca i 170 miliardi e incide per il 16% sul Pil". In questi giorni, inoltre, si era vociferato su una possibile stretta sulla reversibilità delle pensioni, un punto che però Cottarelli non ha citato. Il governo Renzi, insomma, pare curarsi poco dei pensionati (basti pensare a quanto detto da Graziano Delrio subito dopo la nomina a sottosegretario alla presidenza del Consiglio, quando parlando di prelievo sulle rendite finanziarie spiego: "Non credo che togliendo 20-25 euro a una pensionata questa avrà problemi di salute..."). Gli altri obiettivi - Renzi deve trovare 20 miliardi di euro per attuare il suo piano, il cui obiettivo principe è abbattere la pressione fiscale (ma con altre tasse?). Il governo stima 3 miliardi in arrivo dalla spending review di Cottarelli, che nel suo discorso ha insistito anche sulla necessità di tagliare la dirigenza pubblica: "Rispetto ai colleghi europei le nostre retribuzioni sono alte, in relazione al reddito pro capite dell'intera nazione" Mister "mani di forbice", inoltre, ha elencato anche alcune misure su un orizzonte di tempo più lungo, quali la razionalizzazione delle centrali d'appalto e acquisto, dalle 30mila attuali a 30-40 massimo. Tra le proposte anche quella di risparmi sulla spesa per immobili (che oggi ammonta a 2 miliardi annui) e per le commissioni bancarie che si pagano nella riscossione dei tributi. Altre voci di risparmio vengono dalla Polizia e dagli enti pubblici da eliminare o razionalizzare. Il commissario ha sottolineato che "sono escluse istruzione e cultura, visto che dai confronti internazionali emerge che l'Italia non spende molto per queste voci". Capitolo Rai - Un capitolo a parte individuato da Cottarelli, inoltre, è quello che riguarda la Rai. La proposta al governo è quella di definire "piani di ristrutturazione entro settembre 2014". Per Viale Mazzini, ad esempio, secondo il commissario "è possibile fare qualche risparmio ulteriore, io ho un po' di suggerimenti. Per legge deve avere sedi in tutte le Regioni, ma potrebbe benissimo coprire l'informazione regionale senza avere sedi".

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