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Forza Italia, Berlusconi: "La televendita di Renzi non mi è piaciuta"

Ignazio Stagno
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Dopo lo show a colpi di slides di Matteo Renzi che ha presentato il suo finto piano anti-tasse in versione Giorgio Mastrota (così lo ha preso in giro la rete) c'è chi boccia la sua performance da "venditore" e chi invece la promuove. Silvio boccia Matteo - Il primo a criticare il premier è Silvio Berlusconi che, secondo quanto racconta il Corriere, avrebbe detto ai suoi fedelissimi: "Renzi è simpatico, certamente diverso dai comunisti ai quali eravamo abituati". "Capisco lo stile, la voglia di stupire, ma stavolta ha esagerato. Così è troppo, c'è una misura da rispettare, è stato eccessivo, sembrava un venditore non uno statista. Non mi è piaciuto". Poi il Cav rincara la dose: "Renzi sembra un giocatore di poker, continua ad alzare la posta ogni giorno. Rilancia, rilancia...Ma prima o poi dovrà far vedere le sue carte. Le sue coperture non sembrano convincenti, non c'è nulla di concreto". Critiche da Forza Italia - Anche Giovanni Toti, il consigliere politico di Berlusconi non sembra aver gradito le promesse vane di Renzi: "E' stata una conferenza choc, si vede che Renzi è cresciuto nell'era televisiva delle televendite e promozioni. La sala stampa di Palazzo Chigi si è trasformata in cinema. Mancano i numeri e le coperture". Toni duri invece da parte di Daniela Santanchè che smaschera il premier delle televendite: "Sino ad ora l'unica certezza che ha dato agli italiani è la patrimoniale". "Tana per Renzi. Su tasse e lavoro il presidente del Consiglio frena, sbanda e in fondo rinvia", afferma l'ex ministro Mariastella Gelmini. Promosso da Dell'Utri - Tra i fan di Renzi-imbonitore invece c'è Marcello Dell'Utri. L'ex senatore di Forza Italia in un'intervista a La Stampa si spende in un "peana" per Matteo: "L'ho ascoltato il tv, mi ha incantato. Bravissimo. Un grande. Così perentorio non ho mai visto nessuno. E' davvero convincente. Ora siamo tutti con lui. Merita tutto il nostro tifo. Sono rimasto sbalordito". Infine Dell'Utri fa un paragone tra Matteo e Silvio: "Se riuscirà a fare ciò che dice molto meglio. Perchè poi, diciamo la verità, il povero Berlusconi non è riuscito a farlo". 

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