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Liste, tutti i nomi scelti da Berlusconi, Monti e Bersani

Eliana Giusto
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Solite facce, facce nuove, leader storici e pure impresentabili. Dal Pd, che ha chiuso per primo le liste dei suoi candidati, al Pdl, ai montiani, ecco tutti i nomi schierati dai tre sfidanti premier alle prossime elezioni politiche, Silvio Berlusconi, Mario Monti e Pierluigi Bersani. Centrosinistra - Definite dopo mille polemiche e accuse le liste elettorali del Pd. Pierluigi Besani sarà capolista in Lombardia dove corre anche il docente dell'Università Cattolica Carlo Dell'Aringa e Cinzia Fontana. L'ex giornalista del Corriere della Sera Massimo Mucchetti sarà capolista al Senato. In Sicilia il Pd punterà tutto su un altro giornalista Corradino Mineo, direttore di Rainews, capolista al Senato, mentre alla Camera capolista saranno lo stesso Bersani e Flavia Nardelli, segretaria generale dell'Istituto Sturzo. Capolista in Campania sarà l'ex segretario della Cgil Guglielmo Epifani; in lista anche Rosaria Capacchione, giornalista del Mattino. Piero Grasso, ex coordinatore nazionale antimagia sarà capolista nel Lazio dove correrà anche Beppe Fioroni. Paola Concia è candidata al Senato in Abruzzo, Laura Puppato guiderà invece la lista in Veneto.  Impresentabili in lista - Intanto Pierluigi Bersani non si preoccupa delle polemiche sugli "impresentabili" del Pd. I condannati e gli indagati se li porta in lista e anche in posti alti. Francantonio Genovese, indagato per abuso d'ufficio e al centro di una polemica per una rete familiare piazzata negli enti di formazione regionale, è terzo nella lista Sicilia2. Qualche chilometro più a sud, ad Enna c'è la candidatura, al 7° posto in lista, di Vladimiro Crisafulli che è sotto inchiesta per abuso d'ufficio. Se si va verso nord le cose non cambiano. All'Aquila tra i candidati spunta Giovanni Lolli, rinviato a giudizio per favoreggiamento, prescritto. A Potenza invece c'è Antonio Luongo, rinviato a giudizio per corruzione. Per lui terzo posto in lista.  Centrodestra - Il Pdl, invece, è ancora indietro per la definizione delle liste elettorali. Silvio Berlusconi potrebbe correre da capolista al Senato in quelle regioni chiave per riprendersi palazzo Madama come Lombardia, Piemonte e Sicilia, ma ancora non avrebbe sciolto la riserva. In tanti, infatti, gli suggeriscono che sarebbe meglio per lui fare da traino alla Camera, visto che il Porcellum al Senato lo "costringe" a schierarsi solo in tre Regioni, mentre a Montecitorio sarebbe libero di candidarsi in tutte le circoscrizioni. Ma anche la Campania resta strategica per tentare la rimonta. Pare infatti che Berlusconi sia tentato dall'idea di correre come capolista per palazzo Madama proprio in Campania dove sarebbero candidati, secondo l'Huffington Post, anche Nicola Cosentino, Nitto Palma, Marco Milanese, Luigi Cesaro, Renato Brunetta, Mara Carfagna e sembra anche Denis Verdini. In Puglia capolista sarebbe Raffaele Fitto, mentre Mariastella Gelmini sarà candidata in Lombardia alla Camera (al Senato  ci saranno Roberto Formigoni e Michela Vittoria Brambilla). Anna Maria Bernini sarà candidata alla Camera in Emilia, secondo Corriere.it, Giancarlo Galan in Veneto e Altero Matteoli in Toscana. Mentre Daniela Santanchè sarebbe capolista in Piemonte. Centro - Non sono ancora definite le liste in campo montiano. A parte i colleghi sostenitori Pier Ferdinando Casini e Gianfranco Fini, di sicuro con il Professore correrà alla Camera o al Senato il direttore del Tempo Mario Sechi, cresciuto tra Giornale, Panorama e Libero, di cui è stato vicedirettore tra agosto 2009 e febbraio 2010. L'annuncio lo ha dato lo stesso Monti, intervistato da Alessandro Banfi a Checkpoint, su Tgcom24. Con Mario Monti si candidano anche Luigi Marino, presidente di Confcooperative, Ilaria Borletti Buitoni, presidente del Fai, il presidente di Brembo ed ex vicepresidente di Confindustria Alberto Bombassei e Valentina Vezzali, la fiorettista pluricampionessa olimpica.

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