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Forza Italia, ecco tutti i dubbi di Berlusconi

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Ignazio Stagno
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Silvio Berlusconi non ha passato una domenica tranquilla. Il Cav attende il verdetto del 10 aprile sulla pena da scontare per il processo Mediaset e intanto deve regolare le gerarchie del partito che da qualche tempo, dicono i fedelissimi di Silvio, si stanno ribaltando. In Forza Italia, nonostante la salda leadership del Cav, si respira un'aria troppo pesante fatta di manovre e di accordi sotterranei che hanno messo in allarme Silvio. Il voto per le europee che si avvicina ha scatenato l'assalto alle liste. Ma l'ultima parola spetta a Silvio. E così per ottenere un seggio sicuro a Strasburgo in tanti hanno lanciato diverse iniziative di facciata per ottenere visibilità dentro e fuori il partito. Iniziative mal digerite dal Cav che come racconta il Corriere sarebbe furioso. Contro Rotondi - Sul banco degli imputati ci sarebbero Gianfranco Rotondi, Daniela Santanchè ma anche Denis Verdini. Secondo i rumors del quotidiano di via Solferino, Berlusconi non ha gradito il "governo ombra" di Rotondi. Silvio si sarebbe infuriato anche per l'uso, a suo dire "improprio" della sede di Forza Italia a Roma in piazza San Lorenzo in Lucina per la presentazione dello "shadow cabinet". Critiche alla Santanchè - Ma a creare problemi c'è anche la Santanchè. Il suo appello per la grazia a Berlusconi e la sua raccolta firme per un gesto di clemenza da parte del Colle non è piaciuta al Cav: "Con questa iniziativa hanno passato il segno. L'appello per la grazia doveva essere un'iniziativa dei club. Non avrei mai affidato un gesto simile alla Santanchè che è in aperto contrasto con il presidente Napolitano", avrebbe detto il Cav secondo quanto racconta il Corriere. Dubbi su Verdini - Infine nella black list di Silvio ci sarebbe anche Verdini. L'uomo macchina di Forza Italia infatti pare si sia fatto vedere con Nicola Cosentino e con esponenti come la consigliera regionale Luciana Scalzi che ha aderito a Forza Campania. Insomma Berlusconi prepara le pulizie di primavera. E i nomi nel mirino sono quelli dei big. Il terremoto dentro il partito è alle porte. 

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