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Sondaggio Ixè-Agorà: M5S secondo partito

Andrea Tempestini
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L'anti-europeismo spinto paga. Almeno stando all'ultimo sondaggio Ixè-Agorà. Già, perché se si votasse oggi, stando alla rilevazione, Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle sarebbero il secondo partito. Cifre che fanno godere il comico pentastellato in vista dell'appuntamento di fine maggio, le elezioni europee, appunto. Qualche timore, invece, per Forza Italia, alle prese con l'incandidabilità di Silvio Berlusconi (il suo nome non è spendibile nel simbolo, ad oggi) e alla ricerca di un cavallo su cui puntare: gli azzurri verrebbero superati dai grillini. Duello a tre - Spazio alle cifre. Il M5s viene dato al 22,6%, in sensibile crescita rispetto alla rilevazione del 14 marzo in cui veniva accreditato del 22,6 per cento: un balzo di quasi due punti percentuali (evidentemente, la strategia di Grillo, molto presente su media e tv, proprio come avvenne prima delle politiche del 2013, paga). E se il primo partito resta il Pd (al 28,6%, in calo di quasi un punto rispetto al 29,4% del 14 marzo), Forza Italia passerebbe in terza piazza: gli azzurri vengono dati al 22,7% contro il 23,4% della precedente rilevazione. Il partito del Cav, come detto, sconta il fatto che l'assedio giudiziario lo abbia privato del suo leader. Gli altri - Per quel che concerne i dati sulle coalizioni, continua il testa a testa. Il centrosinistra sarebbe davanti di un soffio: viene dato al 35,6% contro il 35% tondo del centrodestra. Tra gli altri partiti, la famigerata lista Tsipras, L'altra europa (attorno alla quale si coagula la sinistra radicale) viene data al 6,1% contro il 6,5% della precedente rilevazione. Quindi la Lega Nord al 4,3%, poi Nuovo Centrodestra al 3,6%, Fratelli d'Italia e An che, in ticket, si attestano al 3,1%, l'Udc all'1,9% e infine Scelta Civica, con un misero 1 per cento. Gli astenuti-scheda bianca vengono dati al 26,2%, mentre la platea degli indecisi raccoglie il 21,4% del campione. Infine, resta altissima la fiducia in Matteo Renzi, data al 60% e in crescita di 1 punto rispetto al 14 marzo.

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