Cerca
Logo
Cerca
+

Daniela Santanchè, la raccolta fondi per Forza Italia fa arrabbiare Berlusconi

Andrea Tempestini
  • a
  • a
  • a

Tempi cupi, per Silvio Berlusconi, sul quale incombe il verdetto dei giudici: si decide della sua libertà. Servizi sociali o arresti domiciliari? Comunque vada, per il Cav, sarà una decisione difficilissima da accettare. Ma a turbare i pensieri del leader di Forza Italia non c'è soltanto l'assedio togato, a cui volente o nolente dopo un ventennio ci ha fatto il callo, ma anche - e forse soprattutto - ci sono le beghe interne al suo partito. La guerriglia sulle liste per le Europee ha lasciato il segno, come è grande la delusione per la freddissima accoglienza riservata da parte del partito a Giovanni Toti, il suo nuovo pupillo nonché teorico delfino. Nomine - In un contesto azzurro burrascoso, non sfugge la peculiare parabala di Daniela Santanchè, che nel giro di dodici mesi malcontati è passata dall'essere la consigliera più fidata del Cavaliere fino alla sostanziale estromissione da quello che la sintesi giornalistica definisce il "cerchio magico" di Berlusconi. La pitonessa, infatti, nel neo-nominato Ufficio di presidenza di Forza Italia, è stata relegata nella seconda fascia, quella degli uditori senza diritto di voto. Non granchè. Ma perché? Le ragioni sono molteplici, e vanno dalle resistenze contro Toti, a un attivismo non sempre gradito dal Cavaliere e fino all'iniziativa della raccolta firme per far candidare il leader, iniziativa che ha lasciato perplesso il leader stesso. Pecunia - C'è poi un altro motivo che avrebbe fatto calare sensibilmente le "quotazioni" della pitonessa nel personalissimo borsino dell'uomo di Arcore. Di questa ragione ce ne da conto Marcello Sorgi su La Stampa, secondo il quale la Santanchè sarebbe finita "in cima alla lista delle delusioni" per "un motivo molto pratico": alla pitonessa era stata affidata la raccolta fondi di Forza Italia, che però negli ultimi sei mesi, complici gli altri fronti interni e i problemi di un partito ancora in cerca di identità, è andata a rilento. Il punto è che ora, con la (quasi) abolizione del finanziamento pubblico, gli azzurri hanno bisogno di soldi, e questi soldi, per ora, la Santanchè non li ha ancora trovati. Il partito, da anni, campa anche grazie maxi-assegni staccati da Berlusconi, che però - dopo, tra le altre, la sentenza sul lodo Mondadori - oggi di staccare un maxi-assegno non ha affatto voglia. Ne segue che la stella della pitonessa si è ofuscata...

Dai blog