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Irpef, Renzi: "80 euro a maggio in busta paga"

Ignazio Stagno
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"Non esco da palazzo Chigi da 4 giorni, ma sono felice, ora smentiamo i gufi. Oggi inizia un nuovo percorso, è un intervento coraggioso. Io ce l'ho". Spavaldo, Matteo Renzi presenta in conferenza stampa il decreto varato in Consiglio dei Ministri sul taglio dell'Irpef. C'era tanta attesa per le coperture che di certo secondo le bozze iniziali sarebbero incerte proprio per il 2015. Renzi non ne parla subito. Prende tempo. Il bonus - Prima annuncia un taglio dell'Irap per le imprese del 10 per cento, poi comincia lo spot per le europee: "Stiamo restituendo libertà ai cittadini che stanno sotto i 25 mila euro. La prima i potesi in campo era quella di avere un taglio dell'Irpef per 10 milioni di persone, poi c'era quella di allargare anche agli incapienti per dare il bonus a circa 15 milioni di persone. Ebbene abbiamo scelto la prima ipotesi". Insomma i soldi andranno a chi ha un reddito tra gli 8 mila e i 26 mila euro. Niente soldi dunque agli incapienti. Spending review - Terminato l'annuncio sugli 80 euro, Renzi parla delle coperture. Batte il chiodo della spending review: "Ridurremo la spesa. Non più di 5 auto blu per ministero. Taglieremo questi sprechi. Stiamo restituendo agli italiani qualcosa che è degli italiani. Lo facciamo stringendo cinghia alla politica e all'amministrazione". Poi annuncia un piano per la spending review con un sito web che raccolga tutti i dati di tutte le amministrazioni e tutte le spese dei singoli enti locali entro 60 giorni. Tetto agli stipendi - Poi passa al tetto per gli stipendi dei dirigenti della pubblica amministrazione: "Seguendo l'insegnamento di Olivetti abbasseremo le distanze tra i redditi nel pubblico impiego. Il tetto sarà di 240 mila euro. Dare un tetto massimo di 20 mila euro al mese non è una misura così drammatica".  Le coperture - Poi arriva finalmente il nodo delle coperture. Servono 6,9 miliardi per il 2014 e per il 2015. Dal gettito dell'Iva arrivano 600 milioni di euro, 1 miliardo dagli sgravi fiscali alle imprese, poi spiega Renzi "dalla lotta all'evasione fiscale in questi primi tre mesi abbiamo raccolto 300 milioni di euro. Sono già certificati". Poi annuncia anche nuove norme per le campagne elettorali e i volanti per i candidati: "Via le tariffe agevolate per la posta dei candidati alle elezioni. Lo facciamo per loro... La gente si arrabbia se trova le caselle postali intasate di volantini. È controproducente. Il risparmio, comunque, ammonta a 12 milioni di euro". Nel decreto si parla anche di Rai. Renzi prova a recuperare fondi anche da viale Mazzini: "C'è una voce importante sulla Rai chiamata a concorrere al risanamento con 150 mln. Sarà l'emittente pubblica a valutare se vendere RayWay, se crede, e riorganizzare le sedi regionali, se riterrà il caso".

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