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Decreto lavoro, Ncd: "Non c'è accordo. Non lo votiamo"

Ignazio Stagno
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Sul decreto lavoro il governo alla fine ha deciso di mettere la fiducia. La decisione è stata formalizzata dopo il vertice di maggioranza a cui hanno partecipato anche i ministri Poletti e Boschi. Un summit convocato per fare luce sulle diverse posizioni nella coalizione non è servito a niente. Renzi tira dritto e sfida Alfano. "Siamo in campagna elettorale chi non è nel governo spara sul governo. Non sono un ministro politico, ma anch'io queste cose le capisco". Pier Carlo Padoan sa bene che dal decreto lavoro passa la tenuta dell'esecutivo e così prova a gettare acqua sul fuoco. Ma gli alfaniani dopo aver appoggiato il Def e il decreto Irpef non intendono dare l'ok al dl Lavoro così come l'ha varato il Pd. Ncd alza il tiro. Ncd minaccia la crisi - "Al momento non c'è accordo sul decreto lavoro, noi non lo votiamo - ha detto Fabrizio Cicchitto a Coffee Break - è un passo avanti rispetto alla riforma Fornero ma la proposta era migliore prima del passaggio in commissione". Nel corso dei lavori in commissione, anche Forza Italia si era dimostrata disponibile ad apportare modifiche al testo. Tuttavia il dibattito si è risolto in un braccio di ferro tra la sinistra del Partito democratico e il Nuovo centrodestra che adesso sostiene appunto che il decreto sia stato peggiorato. " Furia Forza Italia - "Noi non ci stiamo - interviene il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta - su un tema così delicato, che riguarda la vita di lavoratori ed imprese, uno scontro di questa portata non può che suscitare allarme e preoccupazione". Per questo Forza Italia non accetta che i dissidi interni alla traballante maggioranza di governo siano messi a tacere con la questione di fiducia. Dal premier Renzi arriva solo il silenzio. Il pompiere Padoan - L'unico a a mettere la faccia sulla riforma è appunto Padoan che prova a convincere gli alleati di governo ad accettare le condizioni del Pd: "Non è che la riforma Fornero non vada più bene, ma nel frattempo le condizioni recessive sono peggiorate - avverte Padoan - purtroppo vediamo che c'è una ripresa ancora fragile anche se positiva e questo stenta a tradursi in occupazione". L'obiettivo del governo è sostenere la crescita che, stando ai dati del Tesoro, "si sta consolidando" anche attraverso il mercato del lavoro. "Per questo - assicura il ministro dell'Economia - le coperture economiche si troveranno". Secondo l'inquilino di via XX settembre con la riforma del mercato del lavoro cambierà, infatti, il meccanismo di allocazione delle risorse anche per gli ammortizzatori. "Si tratta - continua - di cambiare il meccanismo attraverso cui si offre sostegno ai lavoratori". Ma senza modifiche al testo, il governo rischia di saltare in aria.   

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