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Silvio Berlusconi, tutta Forza Italia ai servizi sociali

Andrea Tempestini
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Tutti ai servizi sociali. L'idea è venuta a Silvio Berlusconi il giorno di Pasquetta. Ed è stata annunciata dal consigliere politico Giovanni Toti, ieri, in un'intervista con Repubblica. L'intuizione è quella di ribaltare a proprio favore ciò che il Cavaliere considera «la più grande delle ingiustizie», la condanna per frode fiscale, quattro anni ridotti, grazie all'indulto, a dodici mesi. L'ex premier non si considera una «persona da rieducare», tuttavia la pena, cioè l'affidamento ai servizi sociali, non è così odiosa. Anzi, non lo è affatto. «Ho sempre aiutato gli altri, non può che farmi piacere dare un sostegno a chi è in difficoltà». Di qui, l'idea. Ribaltare la situazione. «Da un male trarre un bene», come dice sempre lui. Risultato: dalla prossima settimana i candidati di Forza Italia alle Europee sono tutti “condannati” ai servizi sociali. Come Silvio. Tutti a fare del bene al prossimo. Nello stesso giorno e nelle stesse ore in cui il Cavaliere varca il portone della fondazione Sacra Famiglia. Loro? Se la fanno prendere bene. Oltretutto, se è vero quello che affermano, Fi è un partito già molto impegnato nel sociale. Prendete ad esempio Antonio Tajani. Il capolista di Forza Italia nella circoscrizione Centro non aspettava direttive da Arcore in materia. «Già svolgo assiduamente attività di volontariato presso una comunità di recupero per tossicodipendenti», spiega il Vice presidente della Commissione europea. È la Comunità “In Dialogo” di Trivigliano, provincia di Frosinone, di don Matteo Tagliaferri. Andare una volta a settimana in Ciociaria, nelle stesse ore in cui Berlusconi si rimbocca le maniche a Cesano Boscone, non sarebbe un fastidio. Tutt'altro, rivela Tajani. A dicembre, lo stesso Berlusconi si era collegato telefonicamente con l'associazione “In Dialogo” per gli auguri di Natale. Tanto che era erroneamete girata anche l'ipotesi che Silvio potesse svolgere lì i suoi servizi sociali. Non avrebbe potuto: in quanto condannato non può frequentare tossicodipendenti e pregiudicati. «Più servizi sociali per tutti». La cosa piace anche a Licia Ronzulli: «Sì, trovo che sia una grande idea: tutti ai servizi sociali nello stesso giorno e nelle stesse ore del presidente». Il portavoce degli europarlamentari azzurri, candidata alle elezioni del 25 maggio nel Nord Ovest, fa volontariato da anni. E spiega: «Dedicare qualche ora della propria quotidianità a persone che hanno bisogno è un grande gesto d'amore verso il prossimo, ma anche verso se stessi. La gratificazione nell'aiutare qualcuno che è in difficoltà non ha prezzo». E poco importa se è tempo sottratto alla campagna elettorale: «Non saranno cento voti in più o in meno a fare la differenza. Ma quattro ore dedicate al prossimo sicuramente arricchiranno le nostre vite». La capolista di Forza Italia nel Nord Est ci sta. È pronta a darsi da fare: «Io sono cresciuta nell'associazionismo cattolico» , dice Elisabetta Gardini, «trovo questa proposta molto interessante. Con la crisi sono aumentare le fragilità sociali e il numero delle persone che sono in difficoltà». Gardini ricorda come la stessa filosofia dei Club Forza Silvio vada in questo senso: «Berlusconi ha invitato i circoli a darsi da fare stando accanto alle persone indigenti, adoperandosi per una politica porta a porta. E, dato la difficile fase economica, questo è il momento in cui l'ascolto e la relazione personale sono fondamentali». Il volto nuovo di Forza Italia, Ylenia Citino, candidata in Sicilia, trova «molto lodevole» l'idea del «tutti ai servizi sociali». E vanta esperienze sul campo, a Parigi, dove «ho prestato servizio in soccorso dei senzatetto, con ronde notturne di assistenza quando la temperatura scendeva sotto lo zero». Melania Rizzoli, in lista nel Centro Italia, è stato il vice presidente dell'Associazione contro le leucemie. Anche lei, in materia, ha esperienza da vendere: «Ho sempre assistito tutti i malati che conosco e che il destino ha messo sulla mia strada. Essendo io guarita da una malattia terribile, racconto la mia esperienza e do loro coraggio e forza. Era ciò che cercavo io quando stavo male, i malati prendono energia dalle persone sane». Alla missione social non si sottrae Clemente Mastella. Che si dice pronto a rispolverare una vecchia idea già messa in pratica a Ceppaloni. «Si chiama la “banca del tempo” ed è un progetto che fino a poco fa funzionava nella mia città», racconta l'eurodeputato campano, in lista con Forza Italia nella circoscrizione Sud. «Funziona così: ognuno mette a disposizione un'ora del suo tempo, secondo le proprie capacità e le proprie attitudini, in sostegno degli altri». Il tempo. Quello di Silvio Berlusconi si compie oggi. Alle 17 è atteso al Tribunale di Sorveglianza dove, davanti al responsabile dell'Ufficio esecuzione penale esterna, dovrà firmare il verbale delle prescrizioni stabilite dai giudici e cominciare il percorso di “rieducazione”. Con la firma, Silvio si impegna a rispettare le 12 regole imposte dal programma di affidamento ai servizi sociali. Tra le varie prescrizioni, Berlusconi dovrà avere colloqui mensili con un assistente sociale, dovrà fissare la propria dimora, ad Arcore, con precisi orari di ingresso e uscita. E quella “politica”, a Palazzo Grazioli. Niente viaggi notturni o all'estero. Puntualità nel versamento dell'assegno mensile alla signora Veronica, e soprattutto «svolgere attività socialmente utile» presso il centro di Cesano Boscone scelto dalle toghe. di Salvatore Dama @salvatuitter

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