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Palazzo Chigi assume 10 persone per leggere le e-mail

Andrea Tempestini
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Se le parole sono importanti, come diceva Nanni Moretti, la comunicazione lo è ancor di più. Soprattutto se il “verbo” da diffondere è quello del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Al quale piace tanto dialogare con la “ggente” attraverso i social network. Ma siccome cinguettii e post vari non bastano, a Palazzo Chigi hanno deciso di creare un'apposita struttura per gestire, e smaltire in tempi rapidi, la centinaia di mail che arrivano ogni giorno nella casella di posta elettronica della presidenza del Consiglio. E così a Palazzo Chigi, dove l'abbondanza di personale non fa certo difetto, si sono messi alla caccia di dieci dipendenti da destinare a questo compito. Ovviamente chi deciderà di aderire all'iniziativa lo farà «in via esclusiva», nell'ambito degli uffici di diretta collaborazione del premier. Una bella occasione per tentare il salto di qualità, passando da un ufficio sconosciuto al piano nobile del premier. I requisiti richiesti sono capacità di valutazione e di comporre testi, attitudine al «problem solving», capcità di lavorare in team e, ovviamente, esperienza nei rapporti con le altre amministrazioni. Al comunicatore renziano, poi, è richiesta la conoscenza dell'inglese e la competenza nei vari programmi dei computer. Per proporsi i candidati avranno tempo sino al 7 maggio e se le candidature interne alla struttura di palazzo Chigi non dovessero risultare adeguate, con tutta probabilità, lo staff del premier incaricato di formare la squadra guarderà all'esterno. A partire da Firenze dove non mancano i comunicatori doc «cari» a Renzi. I prescelti, infatti, dovranno «esaminare le missive» ed «effettuare un'attenta valutazione dei contenuti».

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