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Europee, i sondaggisti: "Ecco a chi serve l'astensionismo"

Ignazio Stagno
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Meno 6 giorni al voto. Senza i risultati dei sondaggi con il silenzio pre-elettorale, si scatenano le profezie di esperti e sondaggisti. La grande incognita è quella dell'astensionismo. Un dettaglio da non sottovalutare. I dati e numeri su chi eviterà le urne possono decidere la sfida elettorale. Così su Repubblica gli esperti provano a capire cosa possa accadere il 25 maggio se buona parte degli italiani decidessero di restare a casa. Secondo i sondaggisti a foraggiare il partito del non-voto potrebbe essere lo scandalo delle presunte tangenti Expo. Secondo Nando Pagnoncelli di Ipsos lo scandalo scoppiato a Milano e i toni estremi dei grillini potrebbero tenere lontano diversi elettori dalle urne, ma potrebbe spingerne altri sulle sponde di Grillo. E così l'astensionismo diventa un'incognita. Bisogna capire chi vota all'ultimo minuto quale decisione possa prendere. Il non-voto non si sa chi avvantaggi alla fine, se Grillo o Renzi. Chi ci guadagna - I sondaggisti su questo non si sbilanciano, le opinioni divergono: per alcuni, come racconta Repubblica, più astensione è favorevole al Pd, che può contare su uno zoccolo duro di militanti ed elettori, per altri sarebbero invece i grillini a volare se i votanti calano. Alessandra Ghisleri invece nota che i fatti dell'Expo, gli stipendi altissimi dei manager, gli altri scandali sono benzina in favore dell'astensione. L'ultima settimana ribadisce, è quella decisiva. Non è ottimista Roberto Weber di Ixè: "Bisogna caricare sulle medie delle ultime europee la flessione delle più recenti tornate elettorali". 

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