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Il piano di Renzi per prendersi la Rai

L'obiettivo della spending review a viale Mazzini: il commissariamento

Matteo Legnani
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Non c'è sciopero che tenga. I dipendenti della Rai hanno proclamato l'astensione dal lavoro per il prossimo 11 giugno. Ma ieri il ministro per l'Economia Pier Carlo Padoan ha ribadito che la spending review di viale Mazzini non si fermerà. Oggetto del contendere sono i 150 milioni di euro di tagli che il decreto Irpef prevede di imporre alla televisione di Stato. Un piano fortemente osteggiato da tutti i sindacati, ma anche dalle opposizioni: dal Movimento 5 Stelle (che ha un suo uomo di punta, Roberto Fico, alla presidenza della Commissione di vigilanza Rai, a Forza Italia passando per Sel. A rischio ci sono soprattutto le sedi regionali. "La tv pubblica come altri enti è sottoposta alle richieste della spending review e queste implicano che ci debba essere uno sforzo di efficientamento" ha ribadito Padoan al Festival dell'economia in corso di svolgimento a Trento. Un piano che porterà a tagli per tg e palinsesti e a una riduzione delle dirette. E c'è chi sospetta che dietro ai tagli Rai si celi una mossa di Renzi volta a condurre viale Mazzini sotto un controllo più stringente di Palazzo Chigi. Ad affacciare lo scenario è Luigi Bisignani in una intervista concessa a Il Giornale. Renzi ha già messo suoi fedelissimi ovunque ha potuto: a Firenze, che è un suo feudo nonostante lui non amministri più la città, ma soprattutto nei ruoli chiave del Partito democratico e di Palazzo Chigi, che sono stati letteralmente toscanizzati. E Bisignani è convinto che stia puntando a fare la stessa cosa con la televisione pubblica, che peraltro lo ha fin qui sostenuto in modo pressochè totale. "Anche con la Rai renzi sta facendo un lavoro di grande astuzia. Renzi è l'unico che è riuscito a ricompattare tutti, sindacati e dirigenti, contro il taglio dei 150 milioni di euro alla Rai. Ma perché? Perché così li porterà all'esasperazione per poi arrivare alla rottura e mettere un commissario". Via gli altri e dentro i suoi uomini.

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