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Forza Italia, Raffaele Fitto contro Giovanni Toti: "Mi ha invitato con una e-mail..."

Andrea Tempestini
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Nel giorno dell'attesissimo ufficio di presidenza di Forza Italia (che Silvio Berlusconi però diserterà per evitare rese dei conti in sedi inappropriate) torna a parlare il grande protagonista degli ultimi tribolati giorni azzurri, Raffaele Fitto, che ritorna a chiedere al Cavaliere una "seconda fase" per il partito. Lo fa dallo studio di Agorà, su Rai 3, dove punge Giovanni Toti, spiegano di aver deciso di disertare la manifestazione di Napoli perché essere invitati con una email "non è il massimo dell'organizzazione". Fitto, però, ripete di non voler arrivare allo scontro totale: "Io non ci penso assolutamente alla spaccatura - assicura -. Porterò avanti le mie tesi fino in fondo all'interno del mio partito. Mi auguro, chiedo e sono convinto che sia il presidente Berlusconi a dover aprire la seconda fase del partito. Ho chiesto al presidente di aprire il confronto interno. Non c'è - assiucra Fitto - un'idea di contrapposizione. I segnali che vengono da queste elezioni sono indicativi, perché pure in un trend negativo abbiamo dei segnali positivi". Veleni su Toti - Fitto torna poi a parlare nel dettaglio della manifestazione di Napoli, l'ultimo casus belli. L'ex presidente della Regione Puglia spiega: "Non parteciperò, è una manifestazione organizzata per discutere delle elezioni Europee, e visti anche i risultati nel collegio del Sud avrebbe dovuto essere coinvolto il capolista". Per dimostrare di non aver voluto creare un incidente, Fitto aggiunge: "Avevo fissato una mia manifestazione a Napoli per ringraziare i miei elettori, poi ho appreso che il partito aveva organizzato per lo stesso giorno e la stessa ora un'altra manifestazione. Non cerco lo scontro, per cui ho annullato la mia". Dopo il bastone, ancora la carota: "Le mie idee - torna ad assicurare - le sostengo all'interno del mio partito. Noi abbiamo una discussione interna e penso vada portata fino in fondo. Non penso assolutamente alla spaccatura".

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