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Silvio Berlusconi, il piano: riforme con Renzi in cambio della grazia

Matteo Legnani
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Riforme subito, poi elezione di un nuovo capo dello Stato. E quindi un provvedimento di clemenza per il processo Ruby. E' questa la "road map" politico-giudiziaria che Silvio Berlusconi si accinge a percorrere nei prossimi mesi, secondo quanto riporta oggi il quotidiano "La Repubblica". Oggi si terrà la prima udienza d'appello nel processo che vede il leader di Forza Italia imputato (e già condannato a sette anni in primo grado) per concussione e prostituzione minorile. Potrebbe essere un secondo grado di giudizio veloce, che potrebbe concludersi già prima della pausa estiva, ma che i legali del Cav sarebbero già al lavoro per spostare a dopo l'estate. In ogni caso, il tempo stringe. E quindi le riforme (quelle istituzionali e quella elettorale) vanno portate a casa al più presto: a torto o a ragione, scrive il quotidiano di Ezio Mauro, Berlusconi è convinto che se parteciperà alla riscrittura dell'edificio istituzionale della nuova Repubblica, questo atto di responsabilità non possa non avere conseguenze sul suo destino giudiziario. Anche perchè l'attuale inquilino del Quirinale, Giorgio Napolitano, si dimetterà una volta assicurato l'iter delle riforme e, se con lui, il discorso della grazia è chiuso ormai da tempo, potrebbe non essere altrettanto col suo successore, soprattutto se il nuovo capo dello Stato venisse eletto coi voti determinanti anche di Forza Italia. Certo, il Cavaliere ha al suo orizzonte tanti procedimenti penali in vista: dal cosiddetto "Ruby-ter" per corruzione di testimoni a quello di Napoli per la compravendita di parlamentari fino a quello di Bari per lo scandalo escort. Ma la priorità è Ruby, perchè l' il Cav è già stato condannato in primo grado e una sentenza di condanna definitiva comporterebbe la revoca del beneficio dell'indulto per i tre anni che gli sono stati scontati dalla sentenza Mediaset. Poi, c'è un piano-bis: con l'elezione di un nuovo Capo dello Stato, il leader forzista spera di incassare da Renzi un provvedimento generalizzato di clemenza sotto forma di indulto. Uno "svuota-carceri" che avrebbe le maglie ritagliate sul suo caso. Intanto, secondo quanto scrive sempre La Repubblica, pare che sia ormai pronto al lancio, in concomitaanza con l'inizzio dell'appello del processo Ruby, anche il volume "La mia verità" stampato dalla Mondadori.

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