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Livorno, caos a 5 Stelle: a due mesi dalle elezioni non c'è la giunta

Gian Marco Crevatin
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Non c'è pace per Filippo Nogarin, il sindaco pentastellato di Livorno. Dopo il guaio per lo striscione anti-Israele di qualche tempo fa, si ritrova con una nuova gatta da pelare. Lo scorso 8 giugno infatti, alle elezioni comunali, dopo anni di onorato servizio, la sinistra, di casa in città, ha abdicato proprio in favore del 5 stelle Nogarin, eletto sindaco al secondo turno. A due mesi dalle elezioni, però, non c'è ancora la giunta. Le nomine - A poche ore dalla scelta di Simona Corradini come assessore alla Mobilità gli attivisti 5 Stelle inviano a Nogarin una richiesta di sostituzione, spiegando che la Corradini si era presentata alle elezioni nelle liste di un altro movimento e ciò va contro alle regole e ai valori del partito. Stessa sorte per almeno tre casi: a metà luglio arrivano in comune altre due richieste di sostituzione, nei confronti di Serafino Fasulo (Cultura) e Giovanni Giordani (Ambiente): anche qui, i due si erano già candidati a precedenti elezioni amministrative con partiti diversi dal M5S. Paradossalmente non s'era mai vista tanta burocrazia dal partito che maggiormente la vorrebbe levare.  In vacanza - Polemiche pure sul procedimento con cui sembrano essere state prese alcune decisioni relative alle suddette nomine: sono state comunicate infatti martedì 19 agosto, dal capogruppo M5s Francesco Bastone, col sindaco Nogarin stabilmente in vacanza. "La nomina è di mia competenza, io sono in ferie e finora non l'ho fatta" si affretta a dire il sindaco: la materia della conferma nomine era infatti di sua competenza. Pastrocchio nel pastrocchio, dalla villeggiatura in Sicilia l'eventuale rettifica arriva e non arriva, ma giudicatela voi. Un selfie,del sindaco al mare, con il seguente virgolettato: "Non esiste nessun caso assessori. Ho deciso che nomino San Vito Lo Capo (la località balneare), che mare :)"

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