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Consulta, altra fumata nera: il voto slitta a giovedì mattina

Andrea Tempestini
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Non bastano né il vertice tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi né il durissimo monito di Giorgio Napolitano contro i partiti: al termine della nuova giornata di votazioni, l'ennesima fumata nera. Niente accordo: non sono ancora stati eletti i due giudici della Corte Costituzionale e i due membri laici del Csm. Il quorum per la Consulta è di 570 voti, pari ai 3/5 dei componenti dell'assemblea; quello per il Csm di 514. I votanti, all'ultima seduta, sono stati 855. Rispetto all'esito della votazione di ieri sera Luciano Violante ha perso 8 voti (518 contro 526) mentre Donato Bruno ne ha persi 33 (511 contro 544). I nomi in campo restano sempre quelli, quelli di Violante e Bruno, ma i franchi tiratori dei partiti continuano ad aprire il fuoco, impedendone l'elezione e rendendo le loro posizioni sempre più deboli. Si tenterà di nuovo nella mattinata di giovedì. Il deputato Pd Ettore Rosato ha dichiarato: "Nella seduta di domani mattina noi continueremo a votare per la Consulta Luciano Violante e Donato Bruno". Successivamente si è registrata una fumata nera anche per i membri del Csm nella votazione alla Camera. Il nome sul quale avrebbero dovuto convergere i voti di Pd e Fi per Palazzo dei Marescialli, Pier Antonio Zanettin, si è fermato a 448 preferenze.

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