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Consulta: un'altra fumata nera per Violante e Bruno

Ignazio Stagno
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Niente da fare. Un'altra fumata nera per l'elezione dei giudici della Corte Costituzionale da parte del Parlamento. Nemmeno l'accordo con Sinistra Ecologia e Libertà sul nome di Violante è bastato a sbloccare lo stallo. Il candidato del Pd Luciano Violante - alla quinta bocciatura da quando è candidato - si sarebbe fermato a quota 542, quello di Forza Italia Donato Bruno - giunto alla terza bocciatura - a quota 527. La prossima riunione in seduta comune del Parlamento per la nuova votazione per i giudici della Consulta e dei componenti mancanti del Csm si terrà "martedì alle ore 12". Lo ha annunciato il capogruppo dl Misto alla Camera Pino Pisicchio, a margine della conferenza dei capigruppo. La trattativa - Il capogruppo Pd alla Camera Roberto Speranza ha escluso la possibilità di rinunciare al ticket per la Consulta Violante-Bruno, nonostante la nuova bocciatura da parte del Parlamento. "Andiamo avanti sicuramente su Violante e Bruno", ha detto Speranza al termine della conferenza. I prossimi giorni, tuttavia, serviranno necessariamente per studiare un'alternativa, dopo la frustrata con cui ieri il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha rimproverato le Camere di avanzare "pretese settarie". Un monito che è stato recepito, almeno a parole, dal premier Matteo Renzi. "Ha ragione nel merito e nel metodo il presidente della Repubblica", ha detto Renzi. "Spero che oggi o nei prossimi giorni il parlamento troverà una soluzione di alto livello". Sull'elezione dei giudici della Consulta e sui componenti 'laici' del Csm si incontreranno oggi a Roma tra il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, e la Lega Nord, rappresentata dal vicepresidente del Senato Roberto Calderoli e Giancarlo Giorgetti.

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