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Toti: "Con la politica sono diventato povero. Torno a fare il giornalista"

Eliana Giusto
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Con la politica è "diventato molto più povero", per questo Giovanni Toti, europarlamentare di Forza Italia, tornerà "a fare il giornalista". Lo ha annunciato a La Zanzara su Radio 24. "Ci ho rimesso rispetto a quello che guadagnavo prima a Mediaset", spiega il consigliere politico di Silvio Berlusconi: "Certo io non ho figli, mia moglie lavora a Mediaset, non siamo una famiglia disagiata, però ci ho rimesso e non ho chiesto nessuna cosa in più dello stipendio da parlamentare". Inoltre a differenza di altri, "ho dato le dimissioni, ho preso la liquidazione che mi spettava, non tantissimo. Non so quanti lo abbiano fatto, molti al mio posto chiedono l'aspettativa. Prima di candidarmi al Parlamento Europeo con le preferenze ho fatto quattro mesi senza prendere lo stipendio". Ma "sicuramente tornerò a fare il giornalista", gli conviene.  Solo fogli - Nell'intervista, Toti parla anche del patto del Nazareno. Minimizza: "Erano dei fogli di carta su cui hanno preso degli appunti e il pezzo di carta è stato buttato via. Escludo che Berlusconi abbia un pezzo di carta così. Non c'è nessun patto implicito, ma un patto per fare le riforme, il Senato, la fine del bicameralismo e la legge elettorale. Basta". Barbara e Vladimir - E se di Luxuria Toti dice: "E' una persona intelligente, se vuole venire in Forza Italia la accogliamo. Siamo pronti a votare le unioni civili", su Barbara D'Urso ha ben altre opinioni: "E' una showgirl, non credo che abbia come faro per la sua carriera Enzo Biagi. L'intervista a Renzi è stata molto lunga, non finiva più. A un certo punto mi sono annoiato, ma forse perché Renzi non è il mio leader politico".

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