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Servizi sociali, Silvio Berlusconi può chiedere la liberazione anticipata

Ignazio Stagno
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Silvio Berlusconi potrebbe mettersi presto alle spalle l'incubo dei servizi sociali. Trascorso il primo semestre in regime di affidamento in prova, l'ex Cavaliere potrebbe presentare la richiesta di liberazione anticipata. Richiesta che, secondo quanto racconta Affaritaliani.it,  deve ancora valutare con i suoi legali e che comunque dovrà essere esaminata dal giudice Crosti dopo la lettura del "fascicolo" sul Cav in cui sarà anche inserita la relazione semestrale redatta dalla responsabile dell'Uepe di Milano, Severina Panarello e i "richiami" ricevuti per via di alcuni episodi in cui il Cav aveva attaccato i magistrati. Insomma a quanto pare Silvio Berlusconi potrebbe archiviare presto la pena scaturita dal processo Mediaset. I servizi sociali - I servizi sociali di Berlusconi sono iniziati lo scorso 23 aprile con la firma dell'ex capo del Governo del verbale con le prescrizioni stabilite dal magistrato e cioè le regole a cui deve attenersi salvo particolari deroghe: tra queste, oltre a quella di non pronunciare parole "offensive" e di "spregio" nei confronti dei giudici e all'attività di volontariato per una mattina alla settimana, il divieto di lasciare la Lombardia e l'obbligo di trascorrere la notte (dalle 23 alle 6 del mattino) ad Arcore, eccetto dal martedì al giovedì sera, giorni in cui può recarsi a Roma, palazzo Grazioli, per la sua attivià politica. A ciò si aggiungono, per esempio, il divieto di viaggi all'estero. Dopo sei mesi il Cav, finalmente potrebbe porre fine ad una pena che lo ha di certo frenato nella sua attività politica. 

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