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Susanna Camusso: "Operai picchiati? Non è un caso, c'è stato un ordine"

Andrea Tempestini
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Una giornata di fuoco, a Roma, resa ancor più incandescente gli scontri tra polizia e gli operai della Thyssen di Terni: quattro di loro, feriti, sono finiti in ospedale. Lo scontro tra governo e sindacati, dunque, si sposta nelle piazze, e ciò accade una manciata di minuti dopo lo scambio infuocato tra la piddina Pina Picierno e Susanna Camusso, con la prima che accusava la segretaria generale della Cgil di essere stata eletta con tessere false. A Il Fatto Quotidiano, la Camusso spiega di non voler commentare le parole della Picierno, ma è un fiume in piena sugli scontri della viglia. La sindacalista rossa premette: "E' gravissimo quello che è accaduto ieri a Roma". Dunque, spiega di aver detto ad Angelino Alfano, ministro dell'Interno, che "chiediamo al governo di risponderne. Gli ho detto che occorre molta attenzione perché in una situazione così difficile non si sa dove si va a finire". Dunque, la Camusso, si presta a non meglio definite dietrologie, e afferma riguardo alla carica della polizia: "C'è stato un ordine esplicito. Stupisce sempre, del resto, che queste cose possano avvenire per caso. Ci deve essere un ordine. Ma le manifestazioni pacifiche non possono essere trattate in questo modo. Non voglio fare dietrologia però abbiamo chiesto di convocare il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica in modo da rendere esplicita una direttiva su quale deve essere il comportamento delle forze dell'ordine". Per Camusso, dunque, quelle botte agli operai non sono state "un caso". Dietro, insomma, ci sarebbe l'ordine "di qualcuno". Ma di chi?

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