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La Lega Nord si spacca, congiura a cena contro Salvini

Eliana Giusto
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Evidentemente non importa molto che la Lega Nord stia guadagnando consensi da quando la leadership è passata nelle mani di Matteo Salvini se è vero, come sembra, che ci sia stata una cena segreta a cui Salvini non è stato invitato. Al tavolo, riporta il Corriere della Sera, erano seduti Flavio Tosi e alcuni leghisti eletti della Lista Maroni.  Pare che i maroniani abbiano promesso sostegno al sindaco di Verona nella creazione in Lombardia dei cosiddetti "fari", i comitati della fondazione "Rifondiamo il Paese" che appoggia la candidatura di Tosi come premier nelle future - e per ora solo promesse - primarie del centrodestra. Ed è quindi normale che se i maroniani, che dovrebbero stare dalla parte di Salvini, sostengono il suo più grande avversario, il grande escluso si arrabbi. Pare che sia furibondo e che un lumbard a lui molto vicino abbia detto: "La Lega è Salvini, sua la linea politica. Strategie passate sono scadute e non valgono nulla. Stop".   

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