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Matteo Renzi a Bruno Vespa: "Niente elezioni anticipate, anche se a me converrebbero"

michele deroma
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Sono già partite le anticipazioni sul prossimo libro di Bruno Vespa, Italiani voltagabbana. Dalla Prima guerra mondiale alla Terza repubblica, sempre sul carro del vincitore", edito da Mondadori. E, come sempre, non mancano le sorprese. A partire dalle parole del premier, Matteo Renzi, che ha toccato diversi punti dell'agenda politica, a partire dalle possibili elezioni anticipate. Un'ipotesi, quella delle urne, sempre negata ma che stuzzica l'uomo da Rignano sull'Arno. Elezioni sì o no? - "A me converrebbe portare a casa il consenso, fortissimo, delle elezioni europee, per individuare un gruppo dirigente più vicino e più fedele - ha spiegato il premier - tuttavia, se vogliamo rispettare gli interessi degli italiani, non possiamo cambiare verso a 300 deputati. Dobbiamo cambiare il Paese: niente elezioni anticipate", ha ribadito Renzi, che ha inoltre aggiunto: "Se nei prossimi otto mesi facessimo la metà di quello che abbiamo fatto nei primi otto, avremmo vinto game, set e match. Con fisco, giustizia, pubblica amministrazione, riforma costituzionale e legge elettorale, avremmo cambiato definitivamente l'Italia". Insomma, niente voto anche se gli "converrebbe". Una frase che può sembrare una mezza confessione. Una donna al Quirinale - Il premier ha parlato anche di un possibile Quirinale "in rosa": "La successione ad un gigante come Napolitano, non è un problema di genere", ha affermato Renzi, che apre quindi ad una possibile donna presidentessa della Repubblica: sarebbe la prima volta nella storia del Paese. "Mi auguro che per scegliere il garante delle istituzioni, la prossima volta si spengano i telefonini e si accendano le antenne, per capire quale figura serva davvero all'Italia". La scelta sarà fatta in accordo con il centrodestra? "Sulle grandi scelte di quadro, istituzionali - apre Renzi - è sempre auspicabile la più ampia convergenza possibile".

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