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Italicum, Silvio Berlusconi accontenta Raffaele Fitto e avverte Matteo Renzi: nessun diktat

Matteo Legnani
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Mentre Matteo Renzi seguita nel mantra "Il tempo dei rinvii, dei tavoli tecnici, dei gruppi di lavoro è finito. Ora è tempo di decidere" lanciando su Twitter l'hashtag #lavoltabuona, da Forza Italia arriva l'altolà ai diktat di Palazzo Chigi. E questa volta è uno stop che non arriva solo dalla fronda azzurra guidata da Raffaele Fitto. Ma dalla totalità del partito che oggi ha approvato all'unanimità un documento in cui chiede apertamente al Pd e al premier un confronto sulle modifiche alla legge elettorale e sui temi economici. Forza Italia, non è un segreto, è disposta a venire incontro al governo sul tema del premio per la coalizione vincente, ma a sua volta chiede l'innalzamento della soglia per l'accesso dei piccoli partiti dal 3 al 5% e anche oltre. Mossa che di fatto penalizzerebbe in modo decisivo il Nuovo centrodestra di Alfano e quindi, se approvata da Renzi, innescherebbe un conflitto probabilmente insanabile tra le due maggiori forze di maggioranza. Ma Renzi, sul tema, difficilmente sarà disposto ad andare sopra il 4%. La novità dell'ufficio di presidenza azzurro tenuto oggi è dunque nla ritrovata unità del partito e il riavvicinamento tra i frondisti di Fitto e la maggioranza del partito in un senso che va sicuramente incontro alle posizioni anti-patto del Nazareno sostenute in questi mesi dall'ex governatore della Puglia. "Con Fitto abbiamo ritrovato l'intesa e nelle prossime settimane ci confronteremo per il rilancio di Forza Italia" avrebbe detto Silvio Berlusconi al termine dell'ufficio di presidenza.

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