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Elezioni regionali, disfatta a 5 stelle, il Movimento di Grillo fa flop

Gian Marco Crevatin
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Giulia Gibertoni 13,3%, Cono Cantelmi 4,8% (parziali): basterebbero due dati a far percepire la disfatta pentastellata alle ultime elezioni regionali, rispettivamente in Emilia Romagna e Calabria ma, come si dice in questi casi, c'è dell'altro. Il Movimento 5 stelle, nella tornata elettorale che verrà ricordata per l'exploit leghista e per la bassissima affluenza, fa flop. E dire che gli auspici per domare l?Emilia ad esempio, c'erano tutti, quella che era Bologna "la rossa" era diventata negli ultimi tempi Bologna la "grillina" facendo il pieno di preferenze a Parma (vedi Pizzarotti) dove i nomi per magari non vincere ma convincere, c'erano pure: poi Grillo li ha "fulminati" tutti.  Flop a 5 stelle - Da Tavolazzi a Favia, da Federica Salsi al sindaco di Comacchio, Marco Fabbri, epurati i pezzi da 90 era a Beppe era rimasta la Gibertoni, sostenuta il giusto dal leader (leggi: zero sostegno), il massimo che la pentastellata ha potuto rosicchiare è stato un minimo 13% e spicci. "Cosa vi aspettate, che prendiamo la Regione? - ha chiesto retorico il leader - Bisogna cercare di essere obiettivi. Noi se mettiamo dentro quattro o cinque consiglieri è una grandissima vittoria. Non siamo a caccia di una poltrona a tutti i costi. Alcuni meet up hanno lavorato male, si è infiltrato chiunque. Adesso è il momento di fare pulizia". Parole che suonano come una resa: dal "vinciamo noi", al "vinciamo poi" al non vinciamo affatto, il flop di Beppe Grillo è bello che confezionato.

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