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Giorgio Napolitano ai dissidenti del Pd: "Parlare di voto anticipato e scissioni porta all'instabilità"

Andrea Tempestini
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Nel lungo intervento con cui Giorgio Napolitano ha rivolto quello che con tutta probabilità è stato il suo ultimo saluto alle alte cariche dello Stato da presidente della Repubblica, oltre ad aver fatto intendere quale sarà il giorno delle sue dimissioni, il capo dello Stato si è schierato al fianco di Matteo Renzi e del suo governo, chiedendo "continuità istituzionale" e, dunque, di lasciar operare questo esecutivo senza intoppi. Napolitano si è rivolto ai sindacati, definendo "improvvidi" i contrasti sull'articolo 18 e chiedendo di "rispettare le prerogative del governo". Ma uno dei passaggi più duri, e inusuali, è stato quello riservato alla minoranza del Pd: "Parlare di voto e scissioni porta all'instabilità". E ancora, rivolgendosi ai dissidenti democrat, ha aggiunto: "Chi dissente dalle riforme non deve farlo con spregiudicate tattiche emendative".

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