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Forza Italia, Berlusconi: "Fitto si deve candidare in Puglia". E Raffaele scrive al Cav: "No, e non mi iscrivo a Forza Matteo"

Giulio Bucchi
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La partita tra Silvio Berlusconi e Raffaele Fitto si gioca in Puglia, ma il sospetto di molti (Fitto e "fittiani" in testa) è che il gol varrà soprattutto a Roma. Il pressing del Cavaliere e dei suoi luogotenenti (da Giovanni Toti ad Altero Matteoli) sull'eurodeputato ed ex governatore è stringente: i vertici di Forza Italia vogliono che Fitto si candidi nuovamente governatore nella sua regione per sfidare il Pd di Michele Emiliano. Una sfida durissima che, è il timore di Fitto, potrebbe rappresentare un boomerang: l'aspirante erede di Berlusconi e capofila dei malpancisti azzurri avrebbe a quel punto una sola possibilità, vincere. Altrimenti, addio sogni di leadership nazionale. Secondo il Giornale, lunedì prossimo ci sarà l'ennesimo, forse decisivo incontro tra Silvio e il campione di preferenze forzista, definito dall'ex premier "il miglior candidato possibile, forte sul territorio. Dovrebbe mettere da parte le sue resistenze e scendere in campo per il bene della Puglia, ma anche per il bene di Forza Italia". La lettera di Fitto al Cav - Proprio questo virgolettato ha provocato la reazione di Fitto, che ha scritto una lettera allo stesso Berlusconi. I toni sono garbati, ma fermi e non privi di puntate polemiche. "La mia ricandidatura in Puglia non c'è e non ci sarà. Dunque, perché continuare con balletti senza costrutto?", scrive l'ex governatore, che preferisce puntare forte su un tema a lui caro e mal digerito invece da chi dirige il partito. Quello delle primarie: "In base all'election day appena deciso, le elezioni regionali non si terranno a marzo, bensì a maggio, due mesi più avanti. Ergo, non c'è più nessuna ragione per dire – come mi si obiettava – che è impossibile tenere le primarie". Fitto, contrario a "candidature decise in una stanza", avrebbe già in mente una data utile, febbraio. "Non mi iscrivo a Forza Matteo" - Ma siccome la partita come si diceva si gioca in Puglia, ma il risultato si deciderà a Roma, il ras azzurro in Puglia ribadisce a chiare lettere il suo rifiuto a iscriversi a "Forza Matteo", da intendersi sia come il partito "della nazione" targato Renzi sia al "nuovo destra-centro" di Salvini. "Ognuno dei quali fa benissimo il proprio mestiere - spiega Fitto -. Siamo noi che non lo facciamo più: il nostro compito è quello di fare tutto il possibile per invertire la rotta e contribuire a dare al nostro centrodestra un futuro e una prospettiva".

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