Cerca
Logo
Cerca
+

Mediaset e Rai dovranno pagare 50 milioni di euro per le frequenze tv

Giovanni Ruggiero
  • a
  • a
  • a

Matteo Renzi ha deciso che non farà prigionieri. La risposta del premier alla rottura del Patto del Nazareno da parte di Silvio Berlusconi non si è fatta attendere e colpisce il Cavaliere con un tempismo sospetto. Nella notte - Scrive Alessandro De Angelis sull'Huffingtonpost.it che nella notte tra il 4 e il 5 febbraio, il governo ha riformulato un emendamento del "Milleproroghe" nella legge di Stabilità (articolo 3, emendamento n. 3.52) sulle frequenze tv digitali. Stando al nuovo testo, Rai e Mediaset dovranno pagare 50 milioni di euro al Ministero dello Sviluppo Economico da redistribuire ad altri operatori. Il testo incriminato dice: “L'importo dei diritti amministrativi e dei contributi per i diritti d'uso delle frequenze televisive in tecnica digitale, dovuto ai sensi degli articolo 34 e 35 del citato decreto legislativo dagli operatori di rete operanti in ambito nazionale e locale, è determinato con decreto del ministero dello Sviluppo economico in modo trasparente, proporzionato allo scopo, non discriminatorio ed obiettivo sulla base dell'ambito geografico del titolo autorizzato”.  Guerriglia - Il Vietnam politico invocato da Silvio Berlusconi sta diventando realtà. La stima dei tecnici del ministero, scrive De Angelis, svela che prima di questo nuovo emendamento c'era un patto "salva-Mediaset". Di fatto l'argomento tv era previsto che rimanesse in sospeso almeno fino alla fine del 2015. Quando Rai e Mediaset dovranno sborsare i 50 milioni non è ancora stato definito. Rimane nell'interpretazione sponda berlusconianan che lo sfregio politico ci sia tutto, legato al patto saltato con Renzi, dal quale quindi sarebbe partito l'input del nuovo emendamento. Da che Denis Verdini è stato destituito dal ruolo di mediatore, continua De Angelis, tenendo i rapporti diretti anche tra governo e i vertici Mediaset, è il primo vero colpo diretto al gruppo del Cavaliere: "Ci mette un attimo - dice un parlamentare riportato dall'Huffingtonpost.it - a mandare al diavolo quelli che hanno fatto i fenomeni con i suoi soldi". La vendetta finale - E saltata la "salva Mediaset", è ancora in fase di rimodulazione la più famosa "salva Silvio" sul tetto massimo di evasione al 3% che escludeva il reato di frode. Che fosse una norma inopportuna, Berlusconi si era anche convinto con l'aiuto del sempre più ascoltato Marco Causi, parlamentare Pd in commissione Finanze, sicuro del fatto che quella norma avrebbe attirato le preoccupazioni delle procure sulle grandi aziende. Ora è tutto nelle mani di Renzi, chiude De Angelis. Saltato il patto del Nazareno potrebbe anche aprirsi una discussione in Parlamento, finora frenata, per esempio sul conflitto di interessi. I grillini non vedono l'ora.

Dai blog