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Monti: Berlusconi restituisce l'Imu? Non mantiene le promesse

Gianfranco Fini

Le reazioni all'annuncio di Berlusconi sulla restituzione dell'Imu. Per Monti e Casini, il Cav "non mantiene le promesse". Insulti da Di Pietro

Andrea Tempestini
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  Silvio Berlusconi annuncia la restituzione dei soldi dell'Imu 2012 nel caso in cui venga eletto, e puntuale si scatena il fuoco incrociato degli avversari politici. Gianfranco Fini, dall'alto del suo 1%, vede concretizzarsi il suo personalissimo incubo: il ritorno del Cavaliere a Palazzo Chigi. E il presidente della Camera rosica su twitter: "Nel secondo Cdm Berlusconi farà un decreto per garantire la vincita certa ai giocatori del Lotto". Fini fa il buffone, cinguetta e attacca Berlusconi, ma teme una nuova vittoria del Pdl. Sintetico Mario Monti, l'ideatore dell'Imu: "Gli italiani hanno buona memoria - ha commentato il Professore -. Berlusconi ha governato per tanti anni e non ha mantenuto nessuna delle promesse fatte". Chiude la rassegna delle repliche dei centrini Pier Ferdinando Casini: "Le promesse fiscali di Berlusconi sono dotate di un tasso di credibilità pari allo zero, perché ha sempre preso impegni in campagna elettorale che poi non ha mantenuto. Sarebbe capace di vendere a chiunque un'automobile senza motore". Mentre a sinistra... - Quindi le risposte della sinistra. Prima Antonio Di Pietro: "Altro che proposta choc. E' una proposta sciocca. E irrealizzabile". Poi un altro attacco: "La prima volta tu, Berlusconi, puoi far credere a tutti gli italiani che fai diventare tutti ricchi come te, e poi freghi tutti. La seconda volta puoi dire: guardate non vi arricchite come me, però vi faccio stare meglio di come state adesso, fregando un pò meno italiani. La terza volta se ti metti a dire: vota me che ti do pure le tasse pagate, allora signori cittadini italiani qui o si è scemi o si è complici". Prende poi la parola lo scettico Antonio Ingroia, secondo il quale "Berlusconi mente sapendo di mentire. Ha messo le mani nelle tasche degli italiani con le tasse a carico dei lavoratori a reddito fisso. Poi ha messo le mani nelle tasche dello Stato a vantaggio del suo impero finanziario e incoraggiando gli italiani a evadere". Ultimo ad intervenire Pier Luigi Bersani: "Credo che la storia non ritorni, è chiaro che si tratta di una promessa demagogica, infattibile, poggiata su una copertura di bilancio fantasiosa e che strizza l'occhio agli evasori - ha detto al Tg3 -. Siamo tranquillissimi e di barzellette non ne raccontiamo. Abbiamo già detto che l'obiettivo è che tutti i margini che si riescono a trovare vadano ad alleggerire il carico sul lavoro. Noi abbiamo un problema in Italia che è il lavoro, non divaghiamo".  

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