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Verso le elezioni, regione per regione chi è dato in vantaggio

Eliana Giusto
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Manca poco più di un mese alle Regionali e i sondaggisti avvertono: anche i partiti favoriti rischiano batoste perché gli italiani non sono più fedeli come lo erano negli anni Novanta. Quindi chi parte in vantaggio, riporta ItaliaOggi, rischia un brutto risveglio. In Campania, per esempio, dove Stefano Caldoro è riuscito alla fine a compattare il centrodestra (Forza Italia, Ncd, Fratelli d'Italia e liste civiche) avrebbe sulla carta la maggioranza (più del 54,2% dei voti che ottenne nel 2010). Anche questa volta quindi sarebbe in vantaggio su Vincenzo De Luca (Pd, Idv, Verdi e liste civiche) ma un sondaggio di Scenari Politici ha registrato il sorpasso di De Luca (41%) su Caldoro (34%). Anche Forza Italia è consapevole della rimonta di De Luca: secondo un sondaggio Datamedia, Caldoro è ancora in vantaggio ma la forbice con De Luca si è ridotta a quattro punti. Forza Italia e la Lega rischiano di perdere la regione in cui hanno sempre governato, il Veneto. Infatti Luca Zaia, indicato come favorito, rischia di perdere consensi in favore della candidata del Pd Alessandra Moretti dopo la spaccatura della Lega sulla candidatura di Flavio Tosi che corre con una sua lista. I dem ora stanno cavalcando le divisioni dei lumbard e cercano i voti dei moderati attaccando la linea di Matteo Salvini. Il testa-a-testa è confermato da due sondaggi: uno di Ipr Marketing e l'altro di Tecnè, commissionati da Bruno Vespa per Porta a Porta. Secondo Ipr Zaia ha due punti di vantaggio sulla Moretti (39% contro 37%). Per Tecnè lo scarto è ridottissimo: 38 per Zaia e 37,5% per la Moretti. Il Pd invece deve stare attento alle Marche, roccaforte rossa che ora però rischia di perdere. Il governatore uscente Gian Mario Spacca ha mollato il Pd e si ripresenta con una sua lista in contrapposizione a quella del suo ex partito e appoggiata da Ncd-Udc che presumibilmente calamiterà i voti del centrodestra e di centrosinistra. La presidenza del Consiglio per paura di perdere sta preparando un esposto alla Consulta per cancellare la lista di Spacca: il governatore uscente si presenta infatti per il terzo mandato e non sarebbe consentito dalla legge nazionale.  Anche in Liguria, il Pd non dorme sonni tranquilli dopo che Sergio Cofferati è irrotto nella campagna elettorale sostenendo Luca Pastorino di Sel. Euromedia Research dà Raffaella Paita, la candidata renziana al 32%, seguita da Giovanni Toti (30%). Pastorino è accreditato del 17%. Quindi se Toti riuscisse a riconquistare i voti della Lega che lo ha criticato potrebbe tentare il sorpasso. In Puglia, i sondaggisti sono al palo perché non si sa ancora chi sia il candidato del centrodestra. Il fittiano Francesco Schittulli è dato al 35,5%, considerando un appoggio a metà di Forza Italia. Se Silvio Berlusconi arrivasse all'accordo con Fitto, Schittulli potrebbe creare problemi al favorito, Michele Emiliano. Emiliano può vincere a mani basse solo se il centrodestra corre diviso, con Schittulli sostenuto dai fittiani e Adriana Poli Bortone appoggiata dai forzisti.

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