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Sondaggio post-elettorale: il crollo del Pd di Matteo Renzi. E al ballottaggio Matteo Salvini e Giorgia Meloni potrebbero spuntarla

Andrea Tempestini
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E' sempre tempo di sondaggi, anche quando le urne sono state appena chiuse. Anzi, soprattutto ora, subito dopo il voto alle Regionali, è tempo di sondaggi: che cosa è cambiato? Una rivelazione "top secret" viene riportata da Affaritaliani, che dà conto di un report che circola sia nella sede del Pd sia in quella di Forza Italia. Una ricerca secondo la quale, il Pd di Matteo Renzi, pur confermandosi primo partito, oggi, non andrebbe oltre il 32 per cento. Al secondo posto, e il dato sorprendo solo fino ad un certo punto, il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo al 20,5 per cento. Ma un dato, su tutti, impressiona: l'ipotetica lista Lega Nord-Noi con Salvini-Fratelli d'Italia, ad oggi soltanto un'idea, arriverebbe al 21,5%, strappando così il ballottaggio ai grillini. Gli altri - Un'altra ipotetica formazione di centrodestra ispirata dal Partito popolare europeo, che riunisca Forza Italia, Area Popolare e gli ex montiani, si fermerebbe a uno striminzito 14,5 per cento. Poi i dati relativi alla sinistra radicale, Sel e dissidenti Pd, accreditati di un 7,5 per cento. Resta ancora un 4%, che si spartirebbero formazioni minori, tra cui Italia unica di Corrado Passera, il Partito comunista di Marco Rizzo, i Radicali di Pannella e Bonino, l'Italia dei Valori, i Verdi, Forza Nuova e altri ancora. Come detto, il dato più rilevante riguarda l'ipotetico asse Salvini-Meloni, che stando ai dati di oggi potrebbe sfidare Renzi al ballottaggio, con buone possibilità di successo.

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