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La polemica
Maurizio Landini, segretario generale della Fiom-Cgil, ha ormai ufficializzato la fondazione di Coalizione sociale. Fatto che ha dato occasione a Vittorio Feltri per scrivere su Il Giornale un editoriale al vetriolo contro il bollente sindacalista italiano. Landini ha infatti suscitato le perplessità del noto giornalista, quando ha precisato che la sua Coalizione non è un partito. “Ma se non è un partito, che sarà? - si domanda Feltri - Questo, Landini non lo ha svelato. Possiamo solo immaginarlo: un club, una bocciofila, un circolo dopolavoristico oppure un gruppo dedito all'avanspettacolo? Prima o poi lo scopriremo”.
Dimmi con chi vai… – Citando un articolo de Il Fatto quotidiano, Feltri si è poi domandato quanto sia valida la squadra che sostiene Landini. Un’accozzaglia di perdenti, secondo il giornalista, “una varietà umana sorprendente”. Ma non mancano nemmeno i grossi nomi: “Antonio Ingroia, ex magistrato prestato alla politica attiva, che di fallimenti si intende. Un'autorità? Vittorio Agnoletto, già portavoce del Social Forum, competente in buchi nell'acqua”. Niente di strano però, d'altronde nella vita ci si accompagna con chi più ci assomiglia. E infatti Landini “si è battuto come un leone affamato in mille battaglie e le ha perse tutte, pare l'Atalanta nelle annate in cui retrocede, rare per fortuna”. Un “provetto difensore delle cause perse già mezzo secolo fa, una pecora vestita da lupo".
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Commenti all'articolo
filen
08 Giugno 2015 - 18:06
Ci mancava pure lui a farsi un partito tanto ormai è una cosa normale in Italia il prossimo lo farà topolino e paperon de paperoni
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wilegio
08 Giugno 2015 - 17:05
Daranno molto fastidio al ducetto fiorentino... e tanto mi basta. Temo percò che infastidiranno, e non poco, anche tutti gli Italiani... e questo non mi piace.
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