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Matteo Renzi: "Diritto d'asilo europeo per l'emergenza immigrazione. Le unioni civili si faranno, anche con forzature"

Giulio Bucchi
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Via libera agli immigrati, con "diritto d'asilo europeo", e nozze gay. Nella lunga intervista di Matteo Renzi al Corriere della Sera sono gli unici due punti concreti dell'agenda di governo dei prossimi mesi. Il premier si mostra spezzante nei confronti di minoranza Pd (da D'Alema a Letta, "che stanno già preparando il congresso democratico del 2017, sarei curioso di confrontarmi con Enrico") sia di Forza Italia ("Se vogliono discutere bene, altrimenti bye bye") , avvertendo che sulle riforme "avremo i numeri per una forzatura" (tradotto, se non ci stanno ci sarà il voto di fiducia su tutto, come accaduto già in questi mesi).  "Diritto d'asilo europeo" - Il tema del giorno però è l'immigrazione: "Credo stia emergendo la verità sui migranti: non è un problema italiano su cui speculare per mezzo punto di sondaggio, ma una grande crisi mondiale e europea da affrontare a Bruxelles, non a Lampedusa - spiega Renzi ad Aldo Cazzullo -. Questa è stata la prima battaglia del mio governo: chiedere l'internazionalizzazione di questa crisi. Mare Nostrum aveva caricato tutte le questioni sull'Italia: noi abbiamo chiesto solidarietà e coinvolgimento. Dopo la strage di aprile e il vertice straordinario che ne è seguito sono arrivati i primi provvedimenti. Ancora pochi, spesso miopi, frammentati. Ma le drammatiche immagini di quei bambini asfissiati nel Tir, di quei bambini uccisi nelle stive delle navi ci dicono che l'Europa deve cercare una strategia". Per Renzi la soluzione viene dal "ruolo maggiore in Africa e in Medio Oriente. Investire di più sulla cooperazione internazionale. Agevolare i rimpatri. E bloccare i trafficanti di uomini, per sempre". Via al nuovo slogan: "L'Europa deve smettere di commuoversi e iniziare a muoversi. È finito il tempo dei minuti di silenzio: si scelga finalmente di superare Dublino e di avere una politica di immigrazione europea, con un diritto d'asilo europeo. Questa sarà la battaglia dei prossimi mesi". Sperando che Angela Merkel sia una nuova, inaspettata partner. Per Renzi questo sarebbe il solo modo "per valutare le richieste di asilo, evitando i viaggi della morte. Gestiremmo insieme anche i rimpatri". "Le unioni civili si faranno" - Quando Cazzullo gli chiede delle unioni civili, Renzi pare irrigidirsi: "Si faranno. Punto. Anche qui: usciamo da vent'anni di scontri ideologici. Anche qui: ci sono i numeri per una forzatura, ma spero di trovare un punto d'intesa ampio. Il richiamo alla famiglia tuttavia non è in contraddizione con le unioni civili ed è un richiamo molto corretto, secondo me. Nella legge di Stabilità va inserito un piano famiglia, dagli asili nido fino agli interventi per i bambini poveri e le famiglie numerose". E tra una sviolinata alle mirabolanti riforme (presunte) realizzate dal suo governo e ai numeri (timidissimi) della ripresa, Renzi regala anche una perla di cinismo, a proposito delle intercettazioni "spavalde" in cui criticava il suo predecessore Enrico Letta: "La rivoluzione non è un pranzo di gala, no?".

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