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La regione rossa rischia il fallimento. L'allarme: 6 miliardi di debiti, intervenga Renzi

Giovanni Ruggiero
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La Regione Piemonte rischia il tracollo finanziario. L'udienza della Corte dei Conti di questa mattina, martedì 20 ottobre, ha certificato il bilancio regionale rispetto al 2014, per metà amministrato dalla giunta del leghista Roberto Cota e nella seconda parte da quella del Pd Sergio Chiamparino. I giudici contabili hanno confermato il disavanzo di sei miliardi di euro, dieci di passivo, con l'amministrazione regionale incapace di poter programmare gli interventi di finanza pubblica, sovrastata dalle spese sempre maggiori delle entrate e la fatica enorme nel razionalizzare il settore sanitario e le società partecipate, come riporta la Stampa. L'allarme - Non c'è altra via, secondo la Corte dei conti, se non l'aiuto del Governo per evitare il precipizio del Piemonte e anche l'intervento dell'amico Matteo Renzi a favore del presidente piemontese Chiamparino potrebbe non bastare: "Saranno comunque anni di lacrime e sangue" ha detto l'ex sindaco di Torino, seguito dal procuratore della Corte Pier Carlo Floreani che ha descritto una tendenza a posticipare i correttivi e gli interventi strategici, di fatto rinviando la soluzione della situazione debitoria a chi dovrà in futuro amministrare la regione.

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