Mariastella Gelmini smonta il governo M5s-Pd: "Non rispetta la volontà degli italiani"
Il ritorno
Torna in campo Silvio Berlusconi e lo fa ripartendo da Milano e da Roma, in vista delle amministrative. In una intervista a il Giornale l'ex presidente del Consiglio commenta le candidature di Guido Bertolaso e Stefano Parisi: "A Milano siamo riusciti ad ottenere la candidatura di Parisi, che è stato uno dei protagonisti della grande stagione del centrodestra alla guida di Milano, persona che unisce comprovate doti manageriali ad una profonda conoscenza della macchina amministrativa comunale. A Roma, invece, siamo riusciti a convincere, e non è stato facile, Guido Bertolaso, il miglior sindaco che la Capitale possa desiderare per risollevarsi dalla situazione in cui è stata ridotta dall' amministrazione della sinistra".
Il partito - Le amministrative saranno un "assaggio", continua Berlusconi, delle "politiche che si concluderanno con la vittoria del centrodestra e quindi della democrazia e della libertà" al momento "sospesa" visto che c'è un "presidente del Consiglio non eletto dal popolo che sta in piedi solo grazie ai voti di cinquanta senatori eletti dagli elettori del centrodestra". Il Cavaliere è certo che con il suo "ritorno sulla scena politica e mediatica riporterò certamente Forza Italia sopra al 20 per cento, la nostra coalizione oggi al 33% con Forza Italia, Lega e Fdi supera nei sondaggi Pd (30,2%) e M5S (27%). Dobbiamo arrivare a superare il 40% se vogliamo vincere le elezioni al primo turno".
La politica estera - Berlusconi è molto critico sulla politica estera messa in campo in questi anni: "Isolare la Russia è un gravissimo errore, Russa è parte dell'Occidente, è e deve restare un partner strategico per la nostra economia e un alleato indispensabile per la Ue e per gli Stati Uniti anche nella lotta all'Isis". Il Cavaliere ha sempre avuto delle ottime relazioni con Mubarak e Gheddafi ma oggi in Egitto e Libia la situazione è peggiorata: "Adesso tutti mi danno ragione, ma è troppo tardi". "Tentai invano di evitare che si creassero vuoti di potere e una situazione di disordine in cui avrebbero certamente proliferato terroristi e criminali. La mia politica di collaborazione, anche intensificando le iniziative economiche con quei Paesi allo scopo di portarli su posizioni compatibili con l'Occidente nel comune interesse di debellare il fanatismo jihadista, era l'unica politica ragionevole". Gheddafi, ad esempio, "oltre a mantenere la pace sul territorio libico garantiva il nostro Paese e l'Europa sul fronte dell'immigrazione di massa dal continente africano che, grazie ai suoi interventi, si era praticamente azzerata. Tutti possono constatare come è andata a finire dopo la scelta sciagurata di far fuori Gheddafi. E l'Italia e l' Europa ne subiranno le conseguenze ancora per molto tempo. Purtroppo".
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Commenti all'articolo
Marinamarina
15 Febbraio 2016 - 13:01
Per persone che cercano di ragionare con la testa propria e mettere ogni tanto in dubbio quello che dice media officiale questa intervista di Berlusconi non è per niente clamorosa ma semplicemente ragionevole e aspettata e lui non era amico di Putin ma è ancora un grande amico di Putin. In passato possiamo parlare solo di amicizia con Ghedaffi pur troppo.
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doberman
14 Febbraio 2016 - 14:02
A dati di fatto , così come stanno le cose riguardanti Libia e Russia , B. non solo aveva ed ha perfettamente ragione . I grandi cervelloni Europei e gli ipocriti di casa hanno fatto e stanno facendo una pessima figuraccia . Come al solito il bel Paese è il più danneggiato , i conti non tornano e ora tentano invano di scaricare il fallimento economico a Bruxelles .....troppo tardi
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capitanuncino
14 Febbraio 2016 - 14:02
Su questo argomento berlusconi ha ragione.In toto. Frottolo si regge sulla maggioranza di 50 traditori,Tosi,Verdini,e banda al seguito.Se ci danno le elezioni stavolta li facciamo neri come il catrame.
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