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La profezia di Albertini: "Statene pure certi, accadrà". Quale sarà la fine del governo

Andrea Tempestini
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La rinuncia di Corrado Passera nella corsa a sindaco di Milano, con conseguente appoggio a Stefano Parisi, potrebbe favorire il centrodestra: Beppe Sala già aveva il fiato sul collo, e ora il candidato Pd potrebbe davvero uscire dalla competizione elettorale con le ossa rotte. E se la sondaggista Alessandra Ghisleri si mostra un po' scettica sull'automatismo secondo il quale i voti di Passera andranno in toto a Forza Italia e dintorni, chi invece già esulta è Gabriele Albertini, l'ex amatissimo sindaco di Milano e ora senatore di Area Popolare, che per inciso è anche il capolista del "cartello civico" che nascerà dalla fusione dei progetti di Parisi e Passera. Intervistato da Il Giorno, Albertini spiega: "Sì, è vero, sono felice umanamente e politicamente". L'ex primo cittadino si è speso in prima persona per convincere Parisi e Passera, e lo conferma: "Ho fatto la mia parte. Loro due hanno dialogato anche di notte, uno dei confronti l'hanno fatto a mezzanotte". Dunque, quando gli si ricorda che l'ultimo sondaggio Ipr dava Parisi a due punti da Sala, Albertini profetizza: "Siamo pronti per il sorpasso. Per due ragioni: il primo è aritmetico, anche se in politica non sempre avviene così. Ma un quid di consenso in più per Parisi ci sarà. La seconda ragione, invece, è il segnale che arriva all'elettorato: il candidato che riesce a unificare è un candidato di successo". Pochi dubbi, dunque, per Albertini: vincerà Parisi. Una vittoria che, per Matteo Renzi, sarebbe la più tragica delle sconfitte: il ko di Sala, suo candidato per definizione, potrebbe aprire imprevedibili scenari politici, quali la fine della sua esperienza di governo.

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