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E' morto Gianroberto Casaleggio. Choc nel Movimento 5 stelle

Eliana Giusto
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"Questa mattina è mancato Gianroberto Casaleggio. Ci stringiamo tutti attorno alla famiglia. Gianroberto ha lottato fino all'ultimo". Così Beppe Grillo ha comunicato la morte del guru del Movimento 5 stelle, avvenuta in un ospedale di Milano dove era stato da poco operato di nuovo. Sul blog, Grillo riporta un estratto da una lettera scritta da Casaleggio al Corriere della Sera del 30 maggio 2012: "Sono un comune cittadino che con il suo lavoro e i suoi (pochi) mezzi cerca, senza alcun contributo pubblico o privato, forse illudendosi, talvolta anche sbagliando, di migliorare la società in cui vive".  Classe 1954, Casaleggio ha fondato il M5s insiema a Beppe Grillo. Socio fondatore e presidente della Casaleggio Associati srl, società informatica ed editoriale che si occupa di consulenze in materia di strategie di rete e cura il blog di Grillo, il "guru" aveva già da qualche tempo affidato le redini dell'azienda al figlio Davide. Come spiega Mario Michele Giarrusso, Casaleggio nel giugno del 2014 era stato operato perché gli avevano trovato un tumore al cervello: "Ha continuato a lavorare fino all'ultimo momento per il bene del Paese e del movimento malgrado avesse questo brutto male. E ciò gli fa onore". "Non lo vedevamo dalla settimana scorsa, e neanche Davide si è più visto in questi giorni. Però sapevamo che stava male". Così spiegano dalla sede della Casaleggio Associati in pieno centro a Milano, in via Morone 6, a pochi minuti dalla sua scomparsa. Qui si sono svolte decine di riunioni strategiche prima e dopo il successo del Movimento 5 Stelle alle elezioni del 2013. Qui Grillo venne ad analizzare l'esito del voto dopo le amministrative del 2015. Al secondo piano dell'antico palazzo dietro la casa del Manzoni, al citofono della doppia entrata sul girascale, non risponde nessuno, secondo una tradizione di riservatezza della società, nonostante le impiegate siano tutte regolarmente al lavoro. E c'è sgomento tra i parlamentari e nello staff della comunicazione del M5S. Nonostante i più sapessero delle condizioni di salute del cofondatore del Movimento, la notizia è arrivata come una doccia  fredda, cogliendo di sorpresa i più. Diversi senatori si sono spostati da Palazzo Madama alla Camera per fare il punto. Bocche cucite, i più affidano un ricordo ai social network. Anche i giornalisti sono tenuti a distanza dai commessi di Montecitorio. Si sta decidendo se partire per Milano,con una folta delegazione di parlamentari pronti a lasciare la Capitale per un ultimo saluto al cofondatore del Movimento.

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