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Alfano risponde a Bersani: "Niente intese con noi del Pdl, vada con Grillo"

"Dal segretario Pd discorso confuso e incomprensibile. Le nostre priorità sono Imu e assunzioni, lui non le ha neanche nominate"

Giulio Bucchi
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  "Bersani ha parlato da non vincitore che ritiene di avere la prima parola. Questa prima parola è stata confusa e incomprensibile". Non va per il sottile, il segretario del Pdl Angelino Alfano, commentando la conferenza stampa del segretario del Pd Pierluigi Bersani. "Buona la retromarcia sull'Europa, noi l'abbiamo fatta da tempo", ha esordito davanti ai giornalisti Alfano. Tono conciliante che sparisce presto. "I nostri primi due punti sono la presentazione di due disegni di legge su eliminazione per gli anni a venire dell'Imu sulla prima casa e sul rimborso per quella 2012, e incentivi sulle assunzioni e programma di zero tasse per chi assume". Due punti, sottolinea il segretario azzurro, che nel discorso di Bersani erano assenti. L'appello del segretario Pd a governare "con chi ci sta", quindi, viene rimbalzato dal Pdl. "Se vuole governare con Grillo vedremo dove porterà l'Italia", taglia corto Alfano. Una giornalista gli fa notare che il Pd propone accordi sulle riforme istituzionali, posizione per così dire bipartisan, ma Angelino non ci sta: "Ha parlato di riduzione dei parlamentari. Bene, se il loro numero è ancora quello attuale è perché la sinistra l'ha bocciata due volte, nel 2006 con la devolution e l'anno scorso, con la proposta sulla nomina diretta del presidente della Repubblica che prevedeva anche una riduzione dei parlamentari". Se Bersani aveva provato ad alzare la cornetta, il Pdl ha subito riattaccato.  

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