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Grillo, si vota per scegliere il candidato per il Quirinale

Lucia Esposito
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  I cinque Stelle hanno cominciato a votare il loro candidato per il Quirinale. Due i nomi su cui c'è maggiore convergenza e sono quelli di Gino Strada e Ferdinando Imposimato. Ma i grillini possono scegliere in una rosa di dieci nomi e solo due giorni prima che comincino le votazioni in aula si saprà quale è il candidato su cui convergeranno i loro voti. L'elenco dei nomi sarà pubblicato dopo le 21 di oggi, giovedì 11 aprile, quando termineranno le votazioni online degli attivisti pentastellati. In queste ore rimbalzano i tanti nomi venuti fuori nei giorni scorsi  che potrebbero trovare il consenso elettronico dei militanti 5 Stelle. Milena Gabanelli, Dario Fo, Gustavo Zagrebelsky. Stefano Rodotà, Paolo Becchi, Loretta Napoleone e Salvatore Borsellino. Non si escludono outsider, nomi solo accennati che però potrebbero trovare il consenso di molti come quello della toga torinese Raffaele Guariniello. E, a proposito di magistrati, si ipotizza il nome di Ilda Boccassini e amcje quello di Gian Carlo Caselli. Per quanto riguarda le votazioni, anche in questo caso le regole sono molto chiare: ha diritto al voto solo chi si è iscritto al Movimento prima del 31 dicembre 2012.  La quarta votazione - l ruolo dei grillini potrà essere decisivo alla quarta votazione, esattamente come è accaduto per l'elezione del presidente del Senato Piero Grasso e da settimane Grillo  non esclude che si possa arrivare alla candidatura di Prodi in chiave anti-Cavaliere (c'è chi parla anche dell'ipotesi di indicare nella scheda l'ex presidente del Consiglio già al primo turno). Grillo si aspetta se non Prodi almeno un nome di cambiamento. Su quel nome, nel momento in cui arrivasse la legittimazione politica per il Movimento, il leader potrebbe lanciare una proposta e costruire un'alternativa alla strada del voto anticipato. Certo è che nelle prime tre votazioni, in cui serve la maggioranza dei due terzi, i grillini voteranno il loro candidato. Se si dovesse arrivare al quarto scrutinio, in cui basta la maggioranza assoluta, il voto del Movimento Cinque Stelle potrebbe rivelarsi determinante. A quel punto i grillini potrebbero o continuare a votare il candidato espresso dal web oppure prevedere una riunione lampo per capire se c'è la possibilità di convergere su un altro nome”.   

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