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M5S, Quirinarie: Grillo sarebbe il più votato

Beppe Grillo

Al primo turno delle consultazioni via web avrebbe stravinto il leader del M5S: ma la sua condanna lo mette fuori gioco. In seconda piazza Zagrebelsky

Nicoletta Orlandi Posti
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  I grillini vogliono Beppe Grillo presidente della Repubblica. Il primo turno delle votazioni on line per la scelta del candidato pentastellato per il Colle, le cosiddette Quirinarie, è quasi un plebiscito (i grillini, forse, scordano che il comico non può essere eletto perché ha un precedente penale e una condanna per omicidio colposo). Il leader M5S, nei desiderata dei grillini, sarebbe perfetto per prendere il posto di Napolitano e così, nella giornata, in cui tutti i nomi erano ammissibili ha stravinto vinto la prima partita (i risultati saranno diffusi lunedì). Tra i primi classificati, secondo le indiscrezioni, Gustavo Zagrebelsky, Gino Strada e anche Romano Prodi. Poi c'è Milena Gabbanelli. Ha perso invece consensi Emma Bonino, così come il presidente onorario della Corte di Cassazione, Ferdinando Imposimato, che di fatto spacca la base grillina. Dario Fo sembra scomparso. L'ombra del guru - Ma quanti hanno votato? Una domanda alla quale ancora nessuno sa dare una risposta. Forse si saprà lunedì quando i grillini saranno chiamati a scegliere il candidato in una una rosa ristretta di dieci nomi. Di certò c'è tutto il processo di voto è gestito dalla Casaleggio Associati, la società di Gianroberto Casaleggio. Sarà perciò la società di consulenza del guru informatico e fondatore del M5S a raccogliere i voti degli iscritti al Movimento ("più di 250mila", assicura il deputato Roberto Fico). Ma, soprattutto, sarà la sua società a valutare la ammissibilità dei voti espressi (l'esclusione di chi non ha i requisiti per l'elezione a Capo dello Stato) e a decidere sui voti poco chiari (nomi errati o dubbi).   

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