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Quirinale, Vendola: "Niente inciuci col Pdl, trattiamo col M5S"

Nichi Vendola

Nichi entra a gamba tesa sul Pd già spaccato e continua a strizzare l'occhio a Grillo: "Mai con Berlusconi"

Sebastiano Solano
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Seppur tra alti e bassi, Pd e Pdl paiono sul punto di trovare un accordo sul nome del prossimo inquilino del Colle (Franco Marini il più quotato degli ultimi minuti). Ma a complicare la già difficile trattativa ci si mette Nichi Vendola, che dopo le indiscrezioni che davano per certo l'accordo tra Pierluigi Bersani e Silvio Berlusconi ha tuonato: "Se le intese per la scelta per il Quirinale fossero le prove di orchestra per un governissimo, non potremmo che esprimere la nostra radicale contrarietà, perché un inciucio politico sarebbe la risposta antitetica a quello che è venuto fuori dalle elezioni. Facendo la tara agli insulti - ha continuato Vendola - nei fatti dobbiamo coltivare il terreno che ci offre il Movimento 5 Stelle: la rosa di nomi proposta dal Movimento è un'elevata prova di dialogo".  Vendola butta benzina sul fuoco - Nichi continua a strizzare l'occhio a grillo e ai grillini, come fa da dopo le elezioni, e sposa idee radicali e ideologica. La seconda presa di posizione in tal senso nel giro 24 ore dopo la richiesta di dimissioni al Sindaco di Bari Michele Emiliano, colpevole di aver accolto Berlusconi con uno striscione ironico il giorno della manifestazione del Pdl nel capoluogo pugliese. La mossa di Vendola rischia di alimentare la già sanguinosa faida in atto all'interno del Pd. Sia Alessandra Moretti ieri che Giuseppe Civati oggi, infatti, hanno dichiarato alla stampa di simpatizzare, per così dire, del candidato grillino Stefano Rodotà. Così, mentre una parte del partito tenta l'accordo con il Pdl, la sinistra-sinistra del Pd flirta con il M5s, mentre un'altra cospicua fazione, capeggiata da Matteo Renzi, spera ancora in Romano Prodi, anche se alla fine si accoderebbe comunque alla linea pro-accordo con il Pdl. Il caos, insomma, regna sovrano, e lo spettro della scissione torna ad aleggiare su Largo del Nazareno. E ora, in scivolata, ci entra pure Vendola.

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