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Pansa: ecco perché Berlusconi fa il tifoper il Pd

Oggi l'assemblea nazionale del partito. Se Bersani e compagni crollano, a guadagnarci saranno solo Grillo e Movimento 5 Stelle

Matteo Legnani
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di Giampaolo Pansa Il Partito democratico è ritornato al centro della scena politica. Ma se dipendesse dai suoi leader forse vorrebbe sparire dalla ribalta e nascondersi nel più buio camerino del teatro. Ecco il paradosso che la corsa al Quirinale ci ha messo sotto gli occhi. Il quasi vincitore delle elezioni di febbraio, guidato da un segretario convinto di arrivare a Palazzo Chigi, oggi si trova ai piedi di Cristo. Nel marasma totale, alle prese con il terrore di sparire, senza un capo, privo di una linea politica e messo di fronte all'incubo di una scissione. Oggi tutta questa robetta o robaccia verrà fuori nel congresso che dovrebbe rifondare il Partito democratico. Pure chi non ama il Pd, farà bene a non lasciarsi prendere dalla speranza di veder fallire quel tentativo. Uno che non commetterà questo errore è Berlusconi. Il Cavaliere non è uno sciocco. La catastrofe del Pd può mettere in crisi l'intero sistema politico e rinforzare l'anarchia a cinque stelle. Perciò anche il Cav spera che il partito di Bersani sopravviva.   Leggi l'approfondimento su Libero  in edicola martedì 23 aprile  

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