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Pranzo Renzi-Barca: prove tecniche per un nuovo Pd

Il sindaco e l'ex ministro si "spartiscono" i ruoli: il primo candidato premier, il secondo alla segreteria. Il futuro del Partito democratico

Andrea Tempestini
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  di Andrea Tempestini @antempestini Prove tecniche per un nuovo Partito democratico. L'incontro è avvenuto a Firenze. Un pranzo durato circa due ore. I commensali? Il sindaco della città, Matteo Renzi, e l'ex ministro della Coesione territoriale, Fabrizio Barca. I due si sono visti al ristorante dell'hotel Four Season. Lo hanno lasciato intorno alle 15.15 senza rilasciare alcuna dichiarazione ai giornalisti. Renzi è andato via con l'auto di servizio; Barca in taxi, accompagnato dal deputato (renziano) Francesco Bonifazi. La spartizione - I due sono tra i nomi più in vista del Pd che sarà. Renzi non è certo di primo pelo, ma la sua scalata a Largo del Nazareno, pur affondando le radici in là nel tempo, è entrata da poche settimane nella fase decisiva. Barca al contrario è iscritto al Pd da pochi giorni: più "a sinistra" di Renzi, considerato un bersaniano, è tra gli uomini in corsa per la segreteria del partito. Il futuro democratico, insomma, potrebbe passare da loro. Magari con Renzi candidato premier e con Barca alla segreteria. Forse i due avranno parlato anche di questa spartizione. Le parole - Nonostante le diverse radici politiche, i due si annusano e si stimano. Significativa la dichiarazione di pochi giorni fa di Barca. "Renzi? Ha capacità di leadership e di catalizzare coalizioni molto forti. Nel viso e nella parola mi ricorda lo spirito evocato da Saviano per spiegare come si è vinto il referendum in Cile: con il sorriso, senza retorica, guardando avanti, stimolando le energie di un Paese che crede di potercela fare". Secondo Barca, dunque, "Renzi è l'uomo giusto per restituire all'Italia fiducia in se stessa. Noi due siamo complementari. Non alternativi". Uno di qua (alla segreteria), uno di là (in corsa per la premiership).  

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