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M5S, la Lombardi scrive ai deputati: "Siete delle m... e degli str..."

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Roberta Lombardi

La capogruppo contro i grillini eletti. La loro colpa? Aver parlato con la stampa. Crisi di nervi nel M5S: l'uomo ombra di Beppe Grillo molla tutto

Ignazio Stagno
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Archiviate le fallimentari amministrative e mentre si cerca di insabbiare le liti sui rimborsi e diarie, scatta la caccia ai traditori dentro il Movimento Cinque Stelle. Il compito di stanarli è stato affidato alla capogruppo della Camera, Roberta Lombardi (che a giorni cederà l'incarico di capogruppo a Riccardo Nuti). E ancora una volta a turbare le notti dei pentastellati è una email. Secondo quanto scritto da Europa, la email incriminata arrivata nella posta elettronica dei deputati e senatori a Cinque Stelle è firmata proprio da "Roberta". Lombardi, ovviamente. Che usa toni e parole tutt'altro che teneri. La email è stata poi confermata da fonti del M5S all'agenzia di stampa Agi. I grillini per raccatar voti vogliono far votare i 16enni Leggi l'approfondimento su Liberoquotidiano.it "Stronzo" e "merda" - Ecco cosa ha vergato la Lombardi: "Volevo scrivervi qualcosa per condividere con voi questa specie di assedio a cui siamo sottoposti, ma grazie allo stronzo/i che fanno uscire tutto quello che ci scriviamo o diciamo sui giornali, mi è passata la poesia. Grazie per averci tolto anche la possibilità di parlarci in libertà. Sei una merda, chiunque tu sia. R.". E' caccia grossa a chi, tra gli eletti grillini, parla con la stampa raccontando il lato oscuro del Movimento. Una caccia che porta la capogruppo a sbroccare e, di fatto, ad insultare i suoi parlamentari, che vengono definiti "spie" che, di fatto, congiurerebbero contro il Movimento nel momento di massima difficoltà. Grillo: "Ai ballottaggi non appoggiamo nessuno. Chi vuole stare con il Pd è fuori dal M5S" Leggi l'approfondimento Diaspora senza fine - La email della Lombardi arriva alla vigilia di una resa dei conti. Domani, giovedì 30 maggio, l'assemblea congiunta di deputati e senatori grillini dovrà discutere del tracollo alle amministrative. Di sicuro non sarà una passeggiata. Smarriti e con un leader che nega la sconfitta, tra i pentastellati regna il caos. Beppe Grillo fatica a tenerli nel recinto. Contro il muro dei rimborsi e della diaria pare essersi già schiantato il sogno a Cinque Stelle. Il Pd con Pippo Civati, da giorni, prosegue lo scouting voluto da Pier Luigi Bersani. In 32 erano, già giorni fa, erano in predicato di creare un gruppo autonomo. Ora in dieci sarebbero vicinissimi a lasciare. Così a Beppe non resta che dire: "Chi si è candidato per il M5S al Parlamento e vuole un accordo con il pdmenoelle scordandosi degli impegni elettorali e della sua funzione di portavoce per realizzare il nostro programma, è pregato di avviarsi alla porta". L'uomo ombra - E seppur per motivi opposti, si "avvia alla porta" Salvo Mandarà, l'uomo ombra di Beppe Grillo, che ha deciso di mollare tutto. In un video pubblicato su internet Mandarà, che ha creato la tv online del M5S, chiude la sua parentesi d'impegno politico: "Basta, sarò un vigliacco ma abbandono l'Italia, il risultato elettorale è solo l'ultima goccia". Molla, ma non perché vuole l'alleanza con il Pd. Mandarà lascia perché il tonfo alle amministrative è stato troppo profondo, anche se Grillo sostiene che queste ultime elezioni non le ha perse. Tra i grillini regna il nervosismo. C'è chi lascia, c'è chi minaccia di farlo e c'è chi - la Lombardi - insulta i suoi Parlamentari. Alle favole e alle stelle, ora, ci crede solo Grillo. (I.S)

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