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Grillo non fa autocriticaEspelle la senatrice ribelle"Tu non conti niente"

Adele Gambaro e Beppe Grillo

Matteo Legnani
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E' durato meno di un'ora quello che sembrava il ravvedimento di Beppe Grillo a fronte delle critiche ricevute dalla senatrice Adele Gambaro, che l'aveva accusato di danneggiare il movimento coi suoi toni troppo vibranti sul blog. All'inizio, il comico genovese aveva replicato sul blog lanciando un (finto) referendum sul suo conto: "Votate e decidete se sono io il problema", sottoponendosi (polemicamente) all'esame dei suoi adepti. Ma poi, fedele alla linea tenuta da quando si è buttato in (anti)politica, se ne è uscito con una dichiarazione ben più bellicosa sotto il titolo: "Quando una vale niente": "La senatrice Adele Gambaro - scrive Grillo - ha rilasciato dichiarazioni false e lesive nei miei confronti, in particolare sulla mia valutazione del Parlamento, danneggiando oltre alla mia immagine, lo stesso MoVimento 5 Stelle. Per questo motivo la invito per coerenza a uscire al piu' presto dal M5S". Chissà se, nel parlare con Sky Tg24, la senatrice 5 stelle (ormai ex?)  mirava proprio a farsi allontanare?La tensione, tra i seguaci di Grillo, è altissima.  Dopo quella nelle amministrative "sul continente", dove i 5 stelle non sono arrivati ad alcun ballottaggio nei sedici comuni capoluoghi in cui si andava al voto, oggi è arrivata l'altra "botta", quella siciliana. Lì i grillini parteciperanno al secondo turno solo a Ragusa, mentre a Siracusa, Messina e Catania si sono limitati a percentuali sotto il 10%, non riuscendo nemmeno ad avere un consigliere comunale nel capoluogo etneo. Già stamattina, a "Un giorno da pecora" su Radio2, il deputato Andrea Cecconi aveva spiegato che "la verità è che Grillo in Parlamento non conta un cazzo". "Scriva di meno" - Poi è stata la volta della Gambaro, che ha parlato di Grillo con toni che nessun parlamentare pentastellato aveva osato usare nei confronti del suo leader: "Grillo dovrebbe scrivere un po' meno sul blog e venire almeno una volta a vederci lavorare in Parlamento. Noi, alla Camera e al Senato, lavoriamo moltissimo e lui lì non è mai venuto, preferendo invece lanciare invettive dal blog". E ancora: "Così facendo, danneggia la nostra immagine di parlamentari sia all'interno del Movimento che nei confronti degli altri partiti, screditandoci". I ribelli - Non bastasse, la Gambaro si è soffermata anche sul caso dei cosiddetti "ribelli", ossia coloro che in dissenso col Movimento, se ne sono andati: "Lui (Grillo, ndr) ha sempre detto che chi non fosse stato d'accordo con lui avrebbe dovuto andarsene. Peccato, però, che chi l'ha fatto sia stato aspramente criticato, insultato e persino minacciato". A quel punto, il giornalista di Sky le ha chiesto cosa va fatto per cambiare la situazione: "Cambiare la comunicazione ricolgersi tanto all'interno, quanto all'esterno del Movimento con toni diversi. Gli elettori già ci hanno mollato in buona parte. Se vogliamo tenercene un po' è chiaro che bisogna cambiare".

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